Roberto Cingolani – foto Ansa

Le non dimissioni del ministro Cingolani

Cingolani resta alla guida del ministero. Così la sua portavoce rispondendo a Key4biz sull’intervista rilascita alla a Staffetta Quotidiana: “Non ha assolutamente annunciato le dimissioni. Si riferiva a quando finirà il lavoro da ministro”.

Il commento di Fabio Roggiolani, cofondatore di Ecofuturo Festival

Una cosa si può dire con certezza del Ministro Cingolani ed è che è il recordman delle dichiarazioni incaute. Conoscendo l’ufficio stampa del ministero ne sono sempre più stupito. Mi sa che lo usa per le attività ufficiali del ministero ma non per sé visto che ogni giorno si fa commentare.

Dopo gli sproloqui sul nucleare ha poi ribadito l’ovvio. E cioè che se faranno la fusione semplice, pulita e smart potrebbe interessarci. Ma prima aveva fatto titolare che l’Italia riapriva al nucleare. Il tutto seguito dalle varie figuracce con i reattori francesi che si rompevano qua e là per dimostrare anche a quei suonati di Casa Pound che è sicuro quanto la loro conoscenza della democrazia.

Dopo che è scoppiata la bolla europea dei prezzi del gas gli è venuto in mente che la colpa poteva essere della transizione verde e dei certificati bianchi. Ha poi dovuto precisare che al massimo la transizione green poteva entrarci per un 20%. E poi ovviamente appena si è visto che negli Usa fanno la transizione green ed il metano non si è mosso di un dollaro, ha dovuto ripensarci. Forse ora si sarà concentrato sulle tensioni con Mosca a cui una serie di governi idioti ci hanno legato mani e piedi abbandonando il GALSI. Ovvero l’altro gasdotto proveniente dall’Africa che i Verdi (io ero responsabile ufficio del programma nazionale e consigliere regionale) avevano giustamente promosso senza le seghe mentali anti TAP di pugliese memoria.

Aveva anche aperto, dicono i maligni, alla decuplicazione dei limiti elettromagnetici proposta dai soliti transfughi perenni della renziana “Italia Morta”. Sarebbe stata la tomba del 5G scatenando l’incavolatura del paese e spingendo la realizzazione del 5G stesso verso tecnologie obsolete e di enorme consumo. Oltreché a quel punto davvero di reale pericolosità. Ma è solo una diceria e il parlamento bocciò rapidamente il tutto.

Ma nonostante quanto suddetto devo dichiarare che a me Cingolani piace perché ci si discute, ti fa incazzare, incassa e cambia idea e poi magari imbocca la giusta strada.

Ora dovremo spiegargli che riaprire i pozzi italiani di gas e petrolio incide come una mosca su una cacca di mucca. Dà solo fastidio ma non modifica la sostanza. Che il prezzo del metano lo si difende d’estate riempiendo gli stoccaggi per benino. Che va programmato il paese in una uscita dalle fossili con l’accompagnamento del metano. Metano che poi sarà sostituito dal Biometano di nostra produzione in grado di alimentare tutti i trasporti pesanti del nostro paese che diventeranno a impatto zero considerando tutto il ciclo.

E che bisogna sbloccare a palla le autorizzazioni per gli impianti rinnovabili. Di ogni tipo e genere e in ogni luogo, sostituendo le caldaie a gas con le pompe di calore e facendo il capacity market. Ovvero l’energia che ci servirà per la stabilità della rete non con 24 Mega Centrali ma con 24000 piccole e diffuse lungo la penisola che si accendono alla bisogna. E che in futuro potranno essere alimentate sempre con l’idrogeno dentro l’attuale rete del metano.

Mi fa piacere che Cingolani resti. Lo dico con tutte le critiche sulla comunicazione che gli faccio e con le divergenze che ho. Mi pare uno che non dico che fa, ma che vorrebbe fare. E che comunque se non venisse sostituito in 24 ore da Fraccaro, Girotto o dalla Muroni ci metterebbe, con le sue dimissioni, in un bel casino. E di questi tempi non ne abbiamo proprio bisogno.

Lo so che questo è un pezzo che fa tutti scontenti. Ma a me tocca essere onesto con me stesso e gli altri. Come mi disse un’anziana signora in ascensore appena eletto consigliere regionale: “Mi raccomando consigliere se non ci possiamo fidare nemmeno di lei di chi potremmo fidarci? “. Lo so mi aveva sopravvalutato. Ma io ogni volta che devo dire una bugia per leccare il sedere a questo o a quell’altro ci ripenso. Mi commuovo sul serio e continuo a seguire in quel segno che a me pare aver letto nei miei e nostri sogni comuni.

Buon anno! Fabio Roggiolani

Ps. A Cingolani avevo scritto a settembre una lettera aperta che potete rileggere qui: Lettera aperta al Ministro Cingolani

Redazione

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