L’aumento dell’IVA sul pellet è un danno alle famiglie italiane. Fermiamolo!

L’art. 19 (Imprese) del DDL Legge di Stabilità 2014 prevede la soppressione delle agevolazioni sul gasolio e GPL utilizzati, come combustibili per riscaldamento, in particolari zone geografiche.


Un emendamento presentato alla commissione Bilancio della Camera si propone di annullare questa disposizione reintroducendo l’agevolazione in oggetto. Contemporaneamente, a copertura dell’agevolazione, l’emendamento prevede l’aumento dell’aliquota IVA del pellet dall’attuale 10% al 22%.

Questa modifica al testo originario, se approvata, si tradurrebbe automaticamente in un aumento indiscriminato del prezzo al consumo del pellet. Il paradosso è che le agevolazioni su gasolio e GPL, saranno quindi pagate direttamente dai consumatori che hanno scelto come fonte di riscaldamento il pellet. Il principio, seppur condivisibile, di mantenere delle agevolazioni su gasolio e GPL al fine di non gravare sul costo per il riscaldamento delle famiglie che risiedono in zone ritenute svantaggiate, non può in alcun modo essere garantito e legittimato dalla penalizzazione delle sempre più numerose famiglie italiane che hanno scelto di riscaldarsi con il pellet.

Oltre 2 milioni di famiglie in Italia usano questo combustibile per riscaldare le proprie abitazioni spendendo meno e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi europei in termini di riduzione dei consumi, aumento della quota di rinnovabili e riduzione delle emissioni clima-alternati (CO2).

Il pellet è prodotto da legno vergine di origine forestale, e come tutti i prodotti legnosi, è sottoposto alle regole di due diligence previste dal Regolamento (EU) 995/2010 Timber Regulation che impone la tracciabilità della materia prima fin dalle sue origini. Chiediamo che questo tentativo di penalizzare il pellet in modo ingiustificato venga prontamente rivisto. Diversamente il danno alle famiglie, alle imprese del settore, che complessivamente coprono una parte considerevole del PIL italiano e che nel caso della produzione di apparecchi domestici a pellet sono leader mondiali, e all’Italia stessa per l’allontanamento dagli obiettivi che l’Europa impone, avrebbe effetti gravissimi.

VIA | COMUNICATO UFFICIALE ASSOCIAZIONE ITALIANA ENERGIE AGROFORESTALI

Articoli correlati