La Toscana dice stop al glifosato, approvata la mozione di Sì Sinistra Toscana
Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato all’unanimità la mozione “Principio di precauzione e glifosato” presentata da Sì Toscana a Sinistra, che spiega: «La mozione impegna la Giunta regionale a rimuovere il glifosato da tutti i disciplinari di produzione e ad escludere immediatamente dai premi del Programma di Sviluppo Rurale le aziende che ne facciano uso; a sostenere sul territorio approcci agro-ecologici per migliorare la fertilità dei suoli, diversificare le produzioni, aumentare la capacità di sequestro di carbonio, garantire raccolti adeguati e affrontare il controllo dei parassiti e delle erbe seguendo e monitorando le dinamiche naturali. La mozione impegna anche la giunta regionale ad intervenire presso il Governo per l’applicazione del principio di precauzione a livello nazionale ed europeo, in nome della tutela della salute pubblica, vietando definitivamente e in maniera permanente la produzione, la commercializzazione e l’uso di tutti i prodotti fitosanitari che contengano il principio attivo “glyphosate”».
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Secondo Maria Grazia Mammuccini, portavoce della Coalizione #StopGlifosato, «Si tratta di un importantissimo passo in avanti nella battaglia che la società civile porta avanti da un anno, da quando lo Iarc di Lione ha introdotto il glifosato tra i prodotti probabilmente cancerogeni per l’uomo. Dopo l’analoga iniziativa della Regione Calabria, la Toscana fa un passo decisivo: l’impegno si tradurrà in breve in atti normativi concreti. Ora il Governo esamini la possibilità di eliminare il glifosato su tutto il territorio nazionale e si impegni perché a dicembre venga definitivamente cancellato il rinnovo della licenza di uso dell’erbicida della Monsanto a livello europeo. In questo momento i cittadini europei stanno firmando l’iniziativa di legge popolare per la cancellazione del glifosato dalle sostanze ammesse sui campi. Il governo italiano ha l’opportunità e la forza di prender una decisione all’avanguardia, che tutela il diritto alla salute e la qualità del cibo».
I due presentatori della mozione, i consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti hanno espresso «Grande soddisfazione per questo voto unanime del consiglio regionale che schiera la Toscana a fianco del grande movimento di cittadini che in Italia e in Europa ha costruito la campagna transnazionale per bandire il glifosato, lanciando l’Iniziativa dei Cittadini Europei (Ice) oggi in corso»,
Fattori e Sarti ricordano che «Già nel luglio del 2015 come Sì Toscana a Sinistra avevamo ottenuto, a seguito di una nostra interrogazione urgente, il divieto a utilizzare in Toscana il glifosato in ambito non agricolo: parchi, giardini, campi sportivi, aree gioco per bambini, cortili e aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie. Già allora ci impegnammo a far compiere alla Regione un ulteriore passo avanti e bandire questo erbicida anche in agricoltura. Ad oggi infatti lo Iarc, agenzia dell’Organizzazione mondiale della sanità e massima autorità globale in campo oncologico, ha accertato che il glifosato è cancerogeno per gli animali ed è un potenziale cancerogeno per gli esseri umani. The Lancet Oncology, la più importante rivista del settore, ha pubblicato uno studio che purtroppo conferma la correlazione fra questo erbicida e il linfoma non-Hodgkin, così come sono già note le correlazioni con le leucemie infantili e alcune malattie neuro-degenerative. Sfortunatamente si tratta del diserbante più diffuso in Italia e al mondo e i dati 2016 di Ispra segnalano che il glifosato e i suoi metaboliti sono i più rinvenuti nei nostri corsi d’acqua».
I due consiglieri regionali di Sinistra concludono «Verificheremo che la Regione, dopo il voto di oggi, rimuova rapidamente il prodotto da tutti i disciplinari di produzione ed escluda immediatamente da qualsiasi premio le aziende che ne facciano uso, evitando di promuovere l’uso di un prodotto così pericoloso. Continueremo ad impegnarci con le associazioni ambientaliste, dell’agricoltura biologica e dei consumatori affinché, nel rispetto del principio di precauzione, siano vietati a livello nazionale ed europeo la produzione, la commercializzazione e l’impiego di tutti i prodotti a base di glifosato. E’ un voto storico e va nella direzione giusta, quella della necessaria transizione agroecologica. Data la concorrenza nel settore agricolo, occorre anche trovare forme di concreto sostegno per quel mondo che sta abbandonando, per scelta o perché adesso lo obbligheremo a farlo, l’uso di erbicidi e diserbanti, promuovendo e incoraggiando approcci agro-ecologici privi di veleni che non influiscano sulla catena alimentare, nell’interesse dell’ambiente e della nostra salute».
Fonte: GreenReport