La riconversione ecologica delle pianure del nostro paese: il Granaio dell’Etruria

Grazie all’iniziativa del Presidente del Lions Club Dottor Pietro Mascheri, è in programma sabato 27 maggio alle ore 10:00, presso il Teatro Rosini di Lucignano, una giornata di studio finalizzata a indicare, partendo dai problemi dell’oggi, le soluzioni per rendere una storica pianura di nuovo bella e sana da vivere, in equilibrio con la vocazione agricola del territorio.

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La Valdichiana, definita dai romani “il granaio dell’Etruria”, ha subito nel corso dei secoli, violenti cambiamenti determinati dalle scelte dell’uomo. Iniziarono i romani ritenendo il torrente Clanis, che scaricava nel fiume Tevere attraverso il fiume Paglia, responsabile delle alluvioni che colpivano periodicamente Roma. Costruirono perciò un muraglione presso Fabro in corrispondenza della foce del Paglia. Da lì iniziò il progressivo impaludamento della Valdichiana, che trasformò il granaio d’Etruria in un malsano acquitrino che peggiorò nel corso dei secoli, sino a portare alla scomparsa, colpiti dalla malaria, degli insediamenti umani nelle aree pianeggianti. 

Nel 1500 con Leonardo da Vinci (vedi mappa nella immagine di testa), si cominciarono a proporre progetti di bonifica che ebbero un esito positivo definitivo con l’ingegnere Vittorio Fossombroni, sotto i Lorena, cambiando sostanzialmente la destinazione delle acque della Valdichiana da Roma a Firenze tramite l’Arno.  

La bonifica della Valdichiana cambiò in meglio la vita delle popolazioni anche grazie a scelte edilizie come le leopoldine che portarono a vivere le famiglie dal piano terra al primo piano dell’edificio, con un miglioramento della qualità della vita e della salute.

Io sono nato in una di queste leopoldine della Valdichiana, proprio vicino al Canale Maestro della Chiana e pur non avendone un ricordo diretto, dai racconti dei miei genitori, ne ho dedotto che quel modello, negli anni ’50, era socialmente giunto al termine per la povertà legata alla mezzadria e la forzata convivenza in spazi ridotti. In pochissimi anni si ebbe un nuovo esodo dalla campagna e l’agricoltura della coltivazione del grano, della canapa e del tabacco, in simbiosi con gli allevamenti della razza chianina, fu sostituita dalla cosiddetta rivoluzione verde che altro non fu che l’introduzione della chimica, la devastazione del paesaggio, con l’estirpazione delle storiche alberature e l’alterazione del reticolo idraulico, che hanno reso la parte pianeggiante progressivamente inquinata da nitrati e sostanze derivate dalla chimica in agricoltura, un cambiamento del microclima con siccità ed aumento dell’umidità, insomma, nel complesso una valle nuovamente difficile da vivere.

Negli anni del cambiamento in negativo, sono anche nati grandi progetti di rinascita ecologica e agronomica nel rispetto della natura che stanno ripopolando la Valdichiana di splendide aziende biologiche con produzioni di qualità, rinascita dei grani antichi e una generazione di agricoltori che finalmente riscopre il piacere del coltivare, rispettando la terra.

Il convegno organizzato dal Dottor Mascheri, segue un altro evento organizzato nel 2014, sull’onda della lotta contro la megacentrale a biomasse prevista a Castiglion Fiorentino e varie, più piccole iniziative, proposte negli ultimi venti anni dalle associazioni ambientaliste e dal movimento verde di cui sono stato, anche personalmente protagonista.

Questo convegno è un tentativo di sintesi per creare una nuova alleanza tra tutti i soggetti per riportare la Valdichiana agli straordinari fasti di quando era il “Granaio dell’Etruria”, con l’alleanza tra nuove sapienze agricole, ecotecnologie rinnovabili e agrarie, produzioni ad alto valore tecnologico e salutare come quelle di Aboca.   

Ampio lo spettro dei relatori, tra i quali, oltre allo stesso Dottor Pietro Mascheri, farmacista, fitoterapeuta e divulgatore di corretti stili di vita e alimentari, Maria Grazia Mammuccini dell’Ufficio di Presidenza di FederBio, Fabio Roggiolani, Vice Presidente Giga e cofondatore di Ecofuturo Festival, l’agronomo Andrea Battiata, che illustrerà la grande opportunità per tutti di fare l’orto bioattivo e Valentino Mercati, Presidente di Aboca Spa, storica azienda del territorio, oggi leader europeo nella produzione di produzione erboristiche e farmacologiche naturali.

Fabio Roggiolani

Vice Presidente Giga e cofondatore Ecofuturo Festival

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