La mobilità elettrica nei nuovi scenari delle neostrade con Carlo Giangregorio

Iniziamo oggi un lungo percorso a tappe nel quale ripercorreremo i tantissimi argomenti dell’articolato convegno “Dalle autostrade alleneostrade….”, organizzato dall’Associazione Giga (link sitoil 13 ottobre scorso presso il Museo Piaggio di Pontedera.


Un convegno ricco di tematiche da integrare tra loro, i cui indirizzi sono stati tracciati da Giga conFabio Roggiolani e Sauro Secci, nella edizione 2015 di Ecofuturo svoltasi lo scorso settembre presso la struttura umbra di Jacopo Fo, Alcatraz (vedi post “Le neostrade a Pontedera: insieme per cambiare volto alla viabilità “made in Italy” si può“).

Prima tappa di questo itinerario per cercare di ricollegare il tessuto stradale ai territori, è costituita da un componente che ha caratterizzato la vita moderna come l’auto. Un rapporto molto controverso e sempre più insostenibile, vista la presenza in Italia di ben 37 milioni di auto a fronte di circa 60 milioni di abitanti, che escludendo gli under 18, determina la presenza di ben 1 vettura ogni 1,5 abitanti patentati. Nel convegno, significativa la presenza della Generplus di Livorno con il suo Amministratore Delegato Carlo Giangregorio, società che ha concepito una portentosa city carelettrica dall’anima italiana con riferimenti a Piaggio e Fiat, come Icaro (vedi post “City car che emulano il “cellulare” e car sharing elettrico: un’altra bella storia di matrice tricolore“), inserita nel programma di car sharing Sharengo (link sito). Una presentazione quella di Giangregorio, che ha affrontato il tema centrale del trasporto individuale e di un rapporto uomo-automobile completamente da rimodulare. Un rapporto che necessità di una profonda rivisitazione, vista l’insostenibilità della mobilità dei nostri centri urbani, assediati da inquinamento atmosferico, che provoca ogni anno in Italia quasi 35000 vittime ogni anno (vedi post “Progetto VIIAS: correlazioni significative tra inquinamento atmosferico e danni sanitari in Italia“),inquinamento acustico e, non certo meno trascurabile, di occupazione di suolo. Per questo proprio la nuova citycar sta pienamente entrando, attraverso un innovativa formula di car sharing totalmente elettrico, nel tessuto urbano di grandi città italiane come Milano, dove tra poco le piccole Icaro raggiungeranno il numero di 600, e la bellissimaFirenze, dove proprio il 14 ottobre scorso è stato inaugurato un analogo servizio con 150 nuovissime Icaro che saliranno presto a 250 nei prossimi mesi. Non meno importante inoltre l’utilizzo della nuova minicar elettrica in ambito extraurbano, in un paese caratterizzato da distretti paesaggistici di altissimo pregio nei quali proprio la mobilità elettrica trova sintonie assolute. Una opzione che si va affermando in alcune regioni, ricchissime di perle di bellezza come il caso dell’Umbria, dove è nata una prima interessante iniziativa di questo tipo che interconnette i numerosi meravigliosi centri umbri. Una erogazione del servizio, effettuata attraverso gli Sharengo-Point, che permette il ritiro e la riconsegna della vettura in una piena, versatile e funzionale logica a rete.

A seguire una mia intervista a Carlo Giangregorio che ripercorre i tratti salienti della sua relazione al convegno.

Concludendo, l’intervento di contesto del Vice Presidente Giga Fabio Roggiolani, organizzatore principale del convegno, che traccia un quadro della bellissima iniziativa.

Sauro Secci

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