La Geotermia è rinnovabile solo se reinietta tutto

5 emendamenti rivoluzionari firmati Tamburrano, Pedicini, Borrelli ed Evi del M5S al Parlamento Europeo, pongono finalmente la questione. L’onorevole Dario Tamburrano, insieme ad latri europarlamentari del gruppo EFDD al Parlamento Europeo, presentano emendamenti di svolta.

E’ per noi di GIGA una soddisfazione enorme vedere presentati questi emendamenti al Parlamento Europeo a distanza di oltre 10 anni dalla prima manifestazione davanti alla centrale di Bagnore per illustrare le alternative ecotecnologiche alla geotermia dei cicli Flash inquinante e climalterante.

Da allora alle emissioni inquinanti si è cercato parzialmente di porre rimedio con i filtri Amis che hanno abbattuto (quando funzionano) le emissioni velenose che colpiscono ambiente e popolazioni nelle aree geotermiche Toscane ma non si affronta l’enorme impatto paesaggistico, il depauperamento delle risorse idriche e l’enorme immissione di CO2 in atmosfera che come si sa è la responsabile prima dei cambiamenti climatici.

Gli emendamenti accendono i riflettori europei su questo aspetto e cioè se le energie rinnovabili nascono per combattere i cambiamenti climatici come è possibile considerare ancora rinnovabile una modalità di produzione geotermica che arriva a emettere in alcune aree ed in particolare in quelle del Monte Amiata in Toscana più CO2 di quanta ne emette una centrale a turbogas di pari potenza.

Il fatto è che a seconda di dove si trova il serbatoio profondo si possono trovare acque ricche di CO2 e con il sistema a ciclo flash che non reinietta che una parte minima della sola acqua prelevata la co2 viene semplicemente sparata in atmosfera.

Certo che siamo in zone in cui una parte di geotermia affiora comunque in maniera naturale ma tra farla affiorare in secoli o in un giorno la differenza è…….il cambiamento climatico.

Le alternative che proponiamo da anni anche in molti eventi è oggi realtà e la sua applicazione concreta in riconversione e in aggiunta alla geotermia inquinante e climalterante è possibile ed auspicabile partendo dal riconoscimento che senza reiniezione totale e impianti di modeste dimensioni non si rende la geotermia fonte rinnovabile dato che  i “mostri fumanti “ a ciclo flash devono essere allontanati il più possibile dalle aree abitate e questo porta tra l’altro allo spreco di una potenza termica pari a 5 volte quella elettrica con la quale potremmo spegnere oltre 300.000 caldaie fossili per riscaldamento tra Siena Pisa e Grosseto.

Pubblicheremo a seguire gli studi di Basosi ed altri del 2014 pubblicati in riviste scientifiche accreditate che utilizzano dati Arpat da cui prendono corpo questi emendamenti.

Scarica il testo dei 5 emendamenti presentati

Fabio Roggiolani

Vpres Giga e Cofondatore Ecofuturofestival

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