La banca delle sabbie e i nuovi ecodragaggi per ripascere le coste. In Consiglio Regionale un accordo ampio e traversale

Un convegno molto partecipato e ricchissimo di contenuti quello svoltosi venerdì 16 marzo 2018 presso la Sala Gigli del Consiglio Regionale della Toscana  dal titolo “Dall’ Ecodragaggio di porti, fiumi e bacini la cura per l’erosione costiera”, con l’organizzazione della  Ass Giga /  Ecofuturo Festival e il sostegno del gruppo Sì Toscana.

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Una attività, quella dei dragaggi, da tempo al palo per le tecnologie fino ad oggi disponibili, insostenibili e dai grandi impatti ambientali, sia per i porti che per bacini interni e fiumi.

Al centro dell’evento una delle  nuove  tecnologie di “ecodragaggio”, Limpidh2o di Decomar, proiettata pienamente nei nuovi scenari di economia circolare, con la possibilità di operare senza contaminare o intorbidire  il corpo idrico da trattare e con un processo coperto da numerosi brevetti internazionali, che consente la perfetta separazione della parte minoritaria di sedimenti contaminati da inviare a trattamento da quella inerte, pienamente reinseribile per vari ambiti, dalle costruzioni al ripascimento  di spiagge e arenili. Soluzioni  determinanti in un paese come il nostro con oltre 8000 km di coste ed assediato dalla erosione costiera, che sta mettendo spesso in ginocchio uno dei comparti fondamentali per il turismo  del nostro paese come quello balneare.

Dopo il saluto di Tommaso Fattoricapogruppo di Sì Toscana in Consiglio Regionale, sono stati Fabio Roggiolani, Vice Presidente di Giga, ed il Professor Giuliano Gabbani, del dipartimento di scienze della terra dell’Università di Firenze, a tracciare il quadro di inserimento di questa rivoluzionaria tecnologia assolutamente di svolta o, come si dice in gergo, “Disruptive Technology” capace finalmente di liberare grandi opportunità in un settore da troppi anni al palo e sotto controllo di imprese obsolete e coinvolte in decine di procedimenti giudiziari.

Ad accompagnare gli intervenuti sulla nuova tecnologia Limpidh20, sono poi stati il suo inventore, l’imprenditore carrarese Davide Benedetti, AD di Decomar, e l’ingegner Gianni Depperu, evidenziando le peculiarità davvero dirompenti di questo nuovo processo nei nuovi scenari di economia circolare, con specifico riferimento al riutilizzo del dragato inerte per il ripascimento selettivo delle spiagge, laddove diviene fondamentale il materiale vagliato per dare piena efficacia e durevolezza alle operazioni di rinascita delle coste sabbiose.

Un grande riconoscimento per questa nuova ecotecnologia, selezionata anche dal Ministero dell’Ambiente nel corso del 2017 per la partecipazione a due importantissime fiere in Cina, è stato l’intervento di Alberto Baldazzi di Eurispes,  anche a nome del Presidente Gian Maria Fara, che ha voluto rimarcare questa  eccellenza come opportunità per il nostro paese e per le potenzialità applicative che dispone nelle diverse aree di intervento. Baldazzi ha sottolineato la grande volontà di Eurispes, istituto di riferimento per gli orientamenti del nostro paese, di sostenere la diffusione di questa tecnologia tutta “ Made  in Tuscany”. Ai presenti è stato distribuito il capitolo del rapporto Italia 2018 che tratta degli ecodragaggi e che fa di Decomar un esempio virtuoso da seguire per la ripresa del paese.

Centrale l’intervento di  Maria Sargentini, ex  direttrice  ARPAT, la quale, anche in virtù dell’esperienza maturata nel settore, ha rimarcato come questa nuova ecotecnologia sia la base per far nascere uno strumento innovativo come la “Banca delle Sabbie”, dove domanda ed offerta di sabbia adeguatamente classificata possano trovare un ideale incontro, rendendo finalmente possibili e duraturi i ripascimenti, fino ad oggi rivelatisi uno spreco di denaro pubblico per la non durevolezza degli stessi.

Ad accogliere e sposare pienamente l’idea della costituzione della “Banca delle Sabbie” è stato anche Ivan Mencacci, della Cooperativa Lavoratori delle Costruzioni di Livorno, il quale, in veste di potenziale utilizzatore delle sabbie in uscita dal processo Limpidh2o, ha rimarcato anche l’importanza di rendere il nuovo strumento anche un elemento fisico, per conferirgli quella potenzialità di stoccaggio, fondamentale per  tempi di riutilizzo delle sabbie, spesso differiti, vista la natura stagionale del comparto della balneazione, dai momenti di prelievo.

Un altro appassionato intervento a favore della nuova ecotecnologia è venuto dal Presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza, il quale  ha indicato una serie di interventi ad alta priorità, nei quali la tecnologia può dare risposte, determinanti e risolutivi, dato che con questo processo si riducono i volumi da trattare in discarica, massimizzando il recupero e il riuso.

Un intervento molto puntuale è stato poi quello di Marco Bottino, Presidente ANBI Toscana, Associazione Nazionale delle Bonifiche e delle Irrigazioni, ente al quale è demandata la manutenzione dei 4300 corsi d’acqua della Toscana, dove ogni anno si accumulano oltre 1.450.000 metri cubi di sedimenti determinando così 2.900.000 tonnellate/anno di fanghi da smaltire. Anche in questo caso l’applicazione di Limpidh2o sarebbe ad oggi l’unica capace di garantire la riduzione preventiva dei fanghi da avviare a trattamento, i cui costi ad oggi ammonterebbero invece a circa il doppio di quelli che sono gli attuali introiti dei Consorzi di Bonifica.

Molto seguito e apprezzato l’intervento dell’associazione dei balneari che hanno urgenza di interventi e che hanno visto ripascere in tre giorni una spiaggia a costi competitivi e che vogliono entrare nel gruppo permanente proposto da Roggiolani per accelerare gli interventi e per rimuovere i blocchi burocratici all’adozione concreta degli ecodragagi e dei ripascimenti resilienti.

Tutti gli interventi hanno richiesto il blocco dell’intervento proposto a Carrara per il dragaggio del Porto dove addirittura, del tutto in controtendenza rispetto alle nuove ecotecnologie, si propone di stoccare il materiale dragato davanti al porto stesso, con pesantissime ripercussioni per ambiente e turismo.

Molto partecipata anche la sessione politica, con il Capogruppo di Sì Toscana Tommaso Fattori,  Giacomo Bugliani (PD), Presidente della Prima Commissione del Consiglio Regionale della Toscana, Giacomo Giannarelli (M5s), Vicepresidente della Quarta Commissione del Consiglio Regionale della Toscana e Monica Pecori del gruppo misto,  i quali hanno preso impegno perché si interrompa un sistema di gare costruite per escludere in partenza il circuito  chiuso e al nuovo sia garantita la possibilità di competere.

Chiarissimi sulla proposta del progetto proposto a Carrara, i politici intervenuti (cui Jacopo Fo, collegato via skype, ha proposto un flash mob di protesta e con l’esposizione del monumento al “mitile ignoto” davanti al porto) hanno convenuto nel richiedere la bocciatura della Via da parte della Regione e si sono impegnati a far parte del percorso per consentire gli ecodragaggi, far partire la banca delle sabbie per mettere d’accordo domanda e offerta e semplificare il riuso delle sabbie a valle del processo, risparmiando al territorio nuove cave e ridonando agli invasi tutte le potenzialità di laminazione per le piene e contenimento per la siccità.

Una bella giornata condotta dal direttore di Qualenergia Sergio Ferraris e seguita in diretta Facebook da oltre seimila spettatori grazie alla rete di Ecofuturo.

A seguire una serie di interviste ad alcuni dei protagonisti della giornata.

La Redazione di Ecquologia

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