Integratori a base di alghe per ridurre i rutti al metano delle mucche

Il co-fondatore di Microsoft Bill Gates ha investito in una start-up australiana che vuole ridurre le emissioni di metano, il gas serra più comune dopo l’anidride carbonica, derivanti dai rutti delle mucche.

Le mucche, infatti, producono metano quando i loro stomaci scompongono fibre dure come l’erba per la digestione. Questo processo di fermentazione crea gas metano che viene poi per lo più eruttato nuovamente. Nel frattempo alcuni studi universitari hanno dimostrato che nutrire le mucche con alghe potrebbe ridurre significativamente le loro emissioni di metano.

La start-up Rumin8, con sede a Perth, sta lavorando a un integratore alimentare – replicato sinteticamente dall’alga rossa – che blocca la creazione del gas. Ha annunciato in un comunicato di aver raccolto 12 milioni di dollari in un round di finanziamento guidato da Breakthrough Energy Ventures, che Gates ha fondato nel 2015. La società di investimento è anche sostenuta dall’amministratore delegato di Amazon Jeff Bezos e dall’imprenditore cinese e co-fondatore di Alibaba Jack Ma.

Lo scorso ottobre, la Nuova Zelanda ha proposto di tassare i gas serra che gli animali da allevamento producono ruttando e urinando nel tentativo di affrontare il cambiamento climatico. Così gli agricoltori pagheranno per per le emissioni agricole entro il 2025 in un paese i cui quasi la metà delle emissioni totali di gas serra, principalmente metano, provengono proprio dall’agricoltura.

Importante ricordare come nel 2019 il metano nell’atmosfera ha raggiunto livelli record, circa due volte e mezzo superiori a quelli dell’era preindustriale.

Ciò che preoccupa gli scienziati è che le singole molecole di metano hanno un effetto riscaldante più potente sull’atmosfera rispetto alle singole molecole di CO2. In un periodo di 100 anni il metano è da 28 a 34 volte più riscaldante della CO2.

Fonte: Climate change, Bill Gates backs Australian start-up targeting cow burps – Leggi anche Emissioni metano, i dati IEA: bisogna ridurre le perdite

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