India, il ritorno della tigre
La popolazione di tigri è di nuovo in crescita in India: dai circa 1.400 esemplari censiti sette anni fa ai 2.226 del 2014, con un aumento quindi di oltre 800 esemplari.
Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente indiano, Prakash Javadekar. All’inizio del 20o secolo il numero di questi felini in India era di circa 100.000, ma nel corso dei decenni si è registrato purtroppo un crollo verticale a causa del bracconaggio che alimenta il mercato illegale della medicina tradizionale cinese, fino ad arrivare ai 1.411 individui del censimento del 2008.
L’ultimo, incoraggiante censimento è il frutto, sottolinea il WWF, della migliore gestione e del potenziamento delle Tiger Reserves, e delle altre aree protette in India. Il report “Status of tiger in India” realizzato dal National Tiger Conservation Authority del governo indiano e diffuso dal ministro dell’Ambiente, Foreste e Climate Change, Prakash Javadekar, dimostra come il miglioramento della situazione, e la possibilità stessa di un futuro per le tigri dipenda dalla capacità dei governi di mantenere integro e vitale l’habitat a disposizione delle tigri per l’alimentazione e la riproduzione, e al riparo dalla minaccia numero uno: il bracconaggio.
Il report ha interessato 18 stati su oltre 300.000 Km2, e ha identificato 1.540 singoli animali attraverso le immagini raccolte da oltre 9mila foto trappole distribuite sul territorio, in pratica il 70% della popolazione stimata di questo felino. Assieme al report sullo status di conservazione delle tigri in India, il governo indiano ha diffuso anche una analisi economica di 6 “Tiger reserves” e un’altra sui corridoi, che evidenzia le criticità legate al mantenimento della connettività tra le diverse popolazioni di tigre.
“Intraprendere un censimento su questa scala riflette la dedizione, l’esperienza e la leadership della National Tiger Conservation Authority indiana”, ha dichiarato Mike Baltzer, a capo del WWF Tigers Alive Initiative . “Tuttavia questo impegno e questi sforzi rischiano di essere annullati dalla piaga del bracconaggio, per questo è imperativo per tutti i governi dei paesi che ospitano la tigre intensificare gli sforzi per raggiungere l’obiettivo bracconaggio zero “
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