Locker Levico

Il ritorno del vetro a rendere: la sperimentazione di Unicoop

Molti di coloro che hanno i capelli bianchi si ricorderanno della pratica del vetro a rendere. Di quando cioè si comprava l’acqua nelle bottiglie di vetro, riportando al negozio il contenitore vuoto, ricevendo indietro la cauzione. Poi è arrivata l’era della plastica Pet, materiale maneggevole e leggero. E la buona pratica del vuoto a rendere è stata messa in soffitta, fagocitata dalle leggi di mercato.

Infatti movimentare grandi quantità di bottiglie di vetro è di difficile gestione e costoso per la grande distribuzione. Ma la plastica inquina, non è completamente riciclabile e troppo frequentemente viene abbandonata nell’ambiente. Mentre il vetro mantiene la qualità dell’acqua ed è 100% riciclabile all’infinito.

Un tentativo di andare controcorrente, riesumando la vecchia pratica del vuoto a rendere, è di Unicoop Firenze. Alcuni giorni fa in alcuni suoi punti vendita è partita la sperimentazione di AcquaLocker, nata dalla collaborazione fra la cooperativa e Levico Acque, storica azienda trentina di acque minerali che ha sempre proseguito l’imbottigliamento nel vetro. Nella prima fase di sperimentazione gli AcquaLocker sono stati installati in tre punti vendita pilota. Nel Centro di Ponte a Greve, a Sesto e a Novoli a Firenze. Con il progetto che in futuro potrà estendersi anche ad altri punti vendita della cooperativa.

Le postazioni AcquaLocker sono punti di ritiro automatici delle bottiglie di vetro di Acqua Levico, acquistabili all’interno dei punti vendita Coop.fi esclusivamente in “cestelli” da sei bottiglie da un litro di acqua. Il cliente si registra con una specifica app (coopfi.acqualocker.it) che consente di aprire lo sportello dove restituire le bottiglie vuote. Ricevendo un voucher legato alla cauzione versata con il primo acquisto che può essere riutilizzato per l’acquisto di altre bottiglie Levico. Il sistema, ideato e brevettato da Levico Acqueè stato modellato su misura per i Coop.fi dove inizialmente sarà sperimentato in esclusiva.

Si tratta di una soluzione che si inserisce in un più ampio contesto che vede l’installazione dall’inizio dell’anno di ecocompattatori nei parcheggi di alcuni punti vendita di Unicoop Firenze. Registrano quotidianamente conferimenti di bottiglie in Pet a quattro cifre: circa 3.000 al giorno, per oltre 25 tonnellate di CO2 non immessa nell’ambiente.

I tre ecocompattatori già installati sono collocati nei parcheggi di Sesto, Empoli e Poggibonsi. Con due nuove installazioni previste entro il 2022 a Cascina e a San Miniato. Si tratta di macchine che pressano in grossi sacchi al loro interno le bottiglie conferite da soci e clienti, registrati tramite un’app o allo specifico link sul portale di Unicoop Firenze. Il pet viene ritirato dal Consorzio Coripet che lo avvia al riciclo.

Un’iniziativa di grande valore simbolico, pur se una goccia nel mare delle enormi quantità di platiche e microplastiche che ci assediano in ogni dove, tanto più se questa testimonianza viene da una catena della grande distribuzione.

La Redazione di Ecquologia – Leggi anche Raccolta selettiva imballaggi: a Bari il primo test italiano

Redazione

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