Il Primo Ospedale pubblico di medicina integrata mette radici !!

La Regione Toscana per iniziativa dell’Assessore alla salute Stefania Saccardi, ha annunciato in una visita all’Ospedale di medicina Integrata di Pitigliano di voler far divenire l’Ospedale stesso uno dei centri di riferimento regionali ovvero, detto in parole povere, di assicurare in permanenza i finanziamenti e lo status necessari al suo funzionamento permanente.


Il progetto, frutto anche delle mie idee negli anni in cui ho ricoperto il ruolo di presidente della Commissione Sanità della regione, era quinquennale per cui arrivato a scadenza le alternative erano, o dichiararlo esaurito o riproporlo di nuovo in maniera precaria, invece l’Assessore ha scelto di renderlo stabile e di incardinarlo nella politica sanitaria della Regione Toscana.

Ne sono felice per gli operatori e per la popolazione e lasciatemelo dire, anche orgoglioso.

L’Ospedale di medicina integrata con omeopatia e agopuntura pur finanziato con un terzo dei fondi previsti dal progetto che elaborammo con il contributo di grandi personaggi della scienza nazionale ed internazionale ha dato grandi risultati grazie al sacrificio di tanti sostenitori a partire dai medici che pur di mantenere viva l’esperienza non hanno esitato a sobbarcarsi impegnativi viaggi e a organizzare, anche volontariamente, eventi di comunicazione scientifica.

Accanto agli operatori e medici dell’Ospedale la Regione ha schierato Simonetta Bernardini (foto seguente), Franco Cracolici, Roberto Pulcri, Massimo Rinaldi, Rosaria Ferreri, Claudio Porciani, che non hanno mai mollato pur provenendo da città molto lontane.

Mantenere la squadra iniziale quasi integralmente per tutti i cinque anni è il primo risultato. I piccoli ospedali infatti, soffrono di turn over continui e per questo perdono anche i pazienti che naturalmente vi si dovrebbero rivolgere, a Pitigliano le liste di attesa di Agopuntura e Omeopatia invece sono incredibilmente lunghe con grandi attrazioni di pazienti anche da fuori ambito.

Il secondo risultato conseguito, ma in ordine di importanza il primo, è costituito dalla soddisfazione percepita e le statistiche che certificano il successo delle terapie proposte che nelle pubblicazioni scientifiche hanno superato tutte le più rosee previsioni, ovvero la medicina occidentale classica integrata con le medicine complementari funziona in maniera straordinariamente più efficace e offre ai cittadini malati una scelta terapeutica ampia, correlata alla gravità e intensità del bisogno terapeutico.

Anche Agopuntura e Omeopatia sono costrette a giocare in serie A e a sobbarcarsi l’intera presa in carico del paziente e devo dire che tutti hanno dimostrato enorme maturità e senso della squadra o dell’equipe come si dice in sanità.

Tutto bello e giusto?

No ma straordinariamente innovativo si!

Adesso che la politica, anche con la presenza del capogruppo del PD Marras che, come avevano fatto anche i 5 stelle e la Sinistra in questa legislatura (ma anche il centro destra nella precedente votando a favore del progetto), ha calato l’asso e ha dichiarato di rendere stabile ciò che era progetto, spero che il disegno originale sia completato per dispiegarne tutte le potenzialità.

Le medicine complementari che sono normate in Regione Toscana e, grazie all’accordo stato-regioni, divenute norme applicate e riconosciute in numerose altre regioni, sono l’Omeopatia, l’Agopuntura e la Fitoterapia in tutte le varie diversificazioni che le compongono. La stessa Regione Toscana aveva precedentemente normato, sempre grazie ad una legge da me proposta, anche le Discipline BioNaturali o del benessere. Tale legge avrebbe, se applicata concretamente, consentito di utilizzare per la salute e il benessere anche Yoga, Shiatsu, Cranio-Sacrale, Osteopatia, Chiropratica, Feldenkreis. Inoltre come non pensare a Pet Therapy, musico terapia, fiori di Bach,etc. Ovviamente non un bazar di tutto e il contrario di tutto ma sotto la direzione della straordinaria equipe avviare a sperimentazione anche queste ed altre integrazioni alle terapie offerte misurandone e monitorandone efficacia e eventuale inefficacia.

Altra questione rimasta inespressa è la collaborazione terapeutica con le Terme e la medicina idropinica. La medicina termale è una medicina ufficialmente riconosciuta da sempre in Italia ma sempre più dimenticata nell’ansia tutta commerciale di trasformare le proprietà terapeutiche delle terme conosciute da millenni in semplice offerta di cura estetica e rilassante commercialmente molto più accattivante.

Oggi l’offerta termale più accorta sa che si può curare con il termalismo senza perderne la giocosità e il rilassamento proprio delle acque calde in genere, ebbene l’Ospedale di medicina integrata di Pitigliano può consentire di rafforzare i benefici di chi va alle terme di Sorano, Saturnia, Piitigliano o nelle località limitrofe con un percorso terapeutico che nel complesso può migliorare per lunghi periodi la qualità della vita di chi soffre di patologie croniche di vario genere ed entità.

L’Ospedale diventa perciò anche leva per una fruizione turistica di un territorio salubre e non inquinato, dove si contempla storia e paesaggio e si combinano con prodotti della terra biologici.

Una riscoperta di cieli stellati per ritrovare il piacere di una notte non inquinata dell’eccesso di illuminazione coccolati da gente radicata nelle proprie origini e tradizioni da sempre non periferiche ma centro mondiale di culture e popoli diversi.

“Niente avviene per caso”, si dice spesso nel mondo delle medicine naturali e non è per caso che dopo aver protetto quelle terre con battaglie ecologiste insieme ad una straordinaria donna come Rosy Miracolo e dialogando con un’altra figlia dell’Amiata, decidemmo di inseguire questa idea che oggi mette radici nella struttura permanente della Regione Toscana per cui credo che con le radici ben piantate questo albero potrà finalmente dare tutti i fiori le foglie e i frutti per cui è stato piantato.

Tra chi ha scavato la buca e piantato i semi ricorderei anche in ordine sparso Pietrandrea Vanni, Dino Seccarecci, Loriano Galli, Waltere Giovannini, Gioacchino Allasia, Giovanni Barbagli, Mariagrazia Campus, Alfredo Albiani Mauro Mazzolai e le tante persone che ci hanno aiutato e incoraggiato a partire da Jacopo Fo.

Insomma ora che sei diventato adulto caro Ospedale di Medicina Integrata e che hai un futuro nella grande sanità Toscana non smettere di sognare, di cercare e di sperimentare, non diventare luogo di potere sanitario ma luogo dove la sanità rimette in discussione le proprie certezze per cercare una nuova sintesi terapeutica più alta e degna della multiculturalità del mondo di oggi.

Fabio Roggiolani

Presidente Onorario della Consulta Nazionale di Medicina Integrata

Link Articolo “Toscana Notizie” “Saccardi a Pitigliano: “Fare del centro di medicina integrata un riferimento regionale”

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