Il fotovoltaico è il futuro: parola di ingegnere

Presto il fotovoltaico potrebbe essere la fonte energetica, oltre che più ecologica, anche più conveniente dal punto di vista economico, secondo l’Institute of electrical and electronics engineers (Ieee), associazione professionale che opera per la promozione dell’innovazione tecnologica in circa 160 Paesi.

È per questo che, secondo la Ieee, l’energia fotovoltaica diventerà, in un futuro non tanto remoto, «uno degli elementi cruciali per la soluzione dei problemi energetici mondiali a medio e a lungo termine»; a far sbilanciare fino a questo punto l’associazione è il rapido calo del costo dell’energia elettrica ricavata dal sole, rispetto a quella prodotta con le fonti energetiche tradizionali.


La grid parity, ovvero la parità di costo tra un kilowatt solare ed un kilowatt “fossile”, è, infatti, sempre più vicina, grazie allo sviluppo tecnologico ed all’aumento dei moduli solari installati nel mondo.

Secondo l’Institute of electrical and electronics engineers, dunque, il fotovoltaico potrebbe arrivare a fornire, entro il 2050, l’11% della produzione mondiale di elettricità, pari ad una potenza installata di 3 milioni di Megawatt; una crescita che permetterebbe all’umanità di evitare l’immissione in atmosfera di circa 2,3 miliardi di tonnellate di CO2 l’anno, praticamente le attuali emissioni di Russia e Giappone messi insieme.

Una prospettiva entusiasmante, che per tradursi in realtà necessità però, di un ulteriore sforzo da parte della politica internazionale, per abbassare ancora i costi della tecnologia ed investire maggiori risorse nel settore dell’efficienza energetica.

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