Idrogeno verde per decarbonizzare la navigazione: ecco l’idea offshore spagnola

L’idrogeno verde off shore non è una peculiarità del solo Nord Europa, dotato di numerosi parchi eolici off shore ma anche di paesi come la Spagna, dove ci si appresta a testare una soluzione nell’ambito del progetto  Bahía H2 Offshore.

SI tratta di un progetto promosso dal cluster Sea of Innovation Cantabria, finalizzato alla progettazione, alla costruzione ed al monitoraggio di una piattaforma galleggiante per la produzione di idrogeno offshore nelle coste cantabriche della Spagna settentrionale.

Nella sua versione finale, la struttura integrerà tecnologie di elettrolisi PEM e quelle di trasformazione in situ dell’idrogeno in ammoniaca (NH3) grazie al processo Haber-Bosch.

Alla base della nuove piattaforme le risorse saranno costituite unicamente da acqua di mare, aria ed energia solare.

Come spiegano i conduttori del progetto “Bahía H2 Offshore occuperà uno spazio di dominio pubblico dell’Autorità Portuale di Santander (APS). Il carburante verde generato andrà alle navi e alle attrezzature degli operatori portuali. Questo progetto costituisce una pietra miliare a livello nazionale, essendo il primo nell’ibridazione di tecnologie rinnovabili offshore”. 

Al nuovo progetto spagnolo è stato destinato un budget di 4,5 milioni di euro, da “spendere” fino a dicembre 2023, con l’obiettivo di testare, in una prima fase, le tecnologie per l’idrogeno offshore nelle aree del porto, con una seconda fase orientata alla ottimizzazione della installazione in mare aperto.

Come spiega il Consorzio spagnolo, “I nuovi carburanti verdi, come l’idrogeno e l’ammoniaca, saranno uno dei pilastri per la decarbonizzazione del settore marittimo. Sono i combustibili alternativi più interessanti, sia in termini di emissioni di gas nocivi che di inquinamento acustico. Come mercato complementare, il settore eolico offshore, insieme a quello del fotovoltaico galleggiante, sarà uno dei pilastri per raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione dell’economia europea entro il 2050. Questo sviluppo delle energie rinnovabili marine implica l’incorporazione di sistemi di accumulo. A questo punto, l’idrogeno è uno dei vettori che meglio si adatta alle esigenze e l’ammoniaca, un metodo ideale per il suo stoccaggio, trasporto e distribuzione”.

Bahía H2 Offshore costituisce uno dei grandi progetti spagnoli inseriti nella più ampia strategia nazionale spagnola Hoja de Ruta del Hidrógeno, piano governativo che fissa un obiettivo 2030 di 4 GW di elettrolizzatori, ed uno intermedio di sviluppo di 300-600 MW al 2024. 

La Redazione di Ecquologia

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