I numeri del settore cooperativo italiano

I numeri del settore cooperativo italiano sono in chiaro e scuro, ma il modello funziona. L’analisi di Sergio Ferraris, giornalista scientifico, caporedattore “L’Ecofuturo Magazine”.

Il mondo cooperativo rappresenta un settore di notevole importanza nell’economia italiana. Le cooperative contribuiscono significativamente al sistema produttivo nazionale, generando circa il 7% del PIL e impiegando il 7,5% della forza lavoro.

Tra il 2018 e il 2021, il PIL italiano ha subìto variazioni significative: +0,9% nel 2018, +0,5% nel 2019, -9% nel 2020 a causa della pandemia e +6,6% nel 2021. Tuttavia, nel 2022 l’attività economica ha rallentato, complice l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che ha aggravato problemi come l’inflazione, la volatilità dei mercati finanziari e l’aumento dei prezzi delle materie prime. Le politiche monetarie restrittive hanno ulteriormente peggiorato le prospettive economiche a breve e medio termine.

Il numero di cooperative iscritte all’Albo ha mostrato una crescita fino al 2019, con 5.300 nuove iscrizioni (+4,9% rispetto al 2018). Tuttavia, la crisi pandemica ha causato un calo di 3.500 unità nel biennio 2020-2021. Al 31 dicembre 2021, la maggior parte delle cooperative (48,5%) operava nel settore della produzione e del lavoro, seguite dalle cooperative sociali (21,6%) e agricole (8,5%). Nel 2022, la tendenza al ribasso è proseguita, con una diminuzione costante del numero di cooperative iscritteLeggi gratis tutti gli articoli de L’Ecofuturo Magazine – CLICCA QUI

Immagine di copertina articolo: freepik.com

Redazione

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