Grazie Greta: piccolo manuale per non vergognarci di fronte alle tue parole

Cari Lettori di Ecquologia, che quest’anno siete cresciuti di oltre il 30%, arrivando a 4.400.000 in 12 mesi (dati certificati), l’intervento della quindicenne svedese Greta, pronunciato in occasione della COP24 di Katowice, a conclusione di uno sciopero da scuola protrattosi dall’inizio dell’anno scolastico, è stato l’atto più importante della Conferenza.

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Il video è circolato in ogni modo, su ogni forma di social, soltanto io credo di averlo ricevuto da varie persone almeno 50 volte. Greta ci dice che siamo egoisti e che, per soldi o per arretratezza culturale, stiamo distruggendo il suo diritto al futuro. Ci chiede di accelerare ma ci sentiamo in verità impotenti perché ogni volta che pensiamo a quello che c’è da fare, abbiano un’ottima scusa per non farlo.

Avremmo bisogno di risparmiare energia ma non abbiamo le risorse,

non ci bastano i soldi, non funzionano le nuove tecnologie: tutto falso!!! 

Chi è proprietario di casa può installare oggi, grazie anche agli ecobonus, infissi termici, pompe di calore anche geotermiche, cappotti termici o tetti ventilati oppure stufe a legna o fare cogenerazione, anzi trigenerazione a gas e ognuna di queste azioni verrebbe certamente finanziata da qualsiasi banca, a meno che non siate inadempienti con il pagamento del mutuo.

Se la banca non le finanzia, ci sono società che si finanziano con il vostro risparmio in bolletta. Comunque la rata che pagherete nell’arco di 10 anni sarà subito inferiore alla bolletta che state pagando. Vi stanno convincendo che non ce la fate e voi, purtroppo, ci credete. 

Avremmo bisogno di moltiplicare le energie rinnovabili,

sopra ogni edificio installare energie rinnovabili ed accumuli di energia è il modo più conveniente di fare energia. Farsi energia rinnovabile sul proprio tetto dal solare fotovoltaico, costa un quarto al kWh del costo al kWh pagato in bolletta. Qualsiasi banca lo finanzia, gode dello sgravio del 50%, la durata attuale dei pannelli è di oltre 30 anni, l’investimento si ripaga in 4 anni. Se non lo mettete sul vostro tetto oggi, perchè simpatizzate con Greta? Lasciatela perdere, non prendetela in giro oppure uscite dal guscio ed assumetevi le vostre responsabilità che, tra  l’altro, sono convenienti per voi e per il pianeta. Se restate fermi siete solo pigri mentalmente ed evidentemente abbastanza ricchi per pagare almeno il quadruplo di quanto potreste pagare per fare energia rinnovabile.

Avremmo bisogno di un paesaggio rinnovabile,

sopra le terre marginali potremo installare fotovoltaico, sopra le colline ventose ed in mezzo al mare potremmo installare pale eoliche, nelle aree calde e vulcaniche potremmo creare centrali geotermiche a circuito completamente chiuso per fare energia elettrica e teleriscaldamenti. Inoltre, con la strategia dei doppi raccolti in agricoltura e del Biogasfattobene potremmo stoccare CO2 nel sottosuolo, senza più bisogno dell’aratro, pianta per pianta, ricostruendo la fertilità dei suoli e producendo energia rinnovabile e biometano per la riconversione dei trasporti ma i conservazionisti che per 50 anni non hanno visto sotto i loro occhi la devastazione del paesaggio italiano, si sono svegliati tutti insieme, quando nessuno costruiva più perché non più conveniente, per  bloccare ogni segno rinnovabile che modificasse il paesaggio. Oggi un paesaggio senza rinnovabili è un paesaggio avvelenato, è un paesaggio che puzza di passato e che non ha più l’odore del futuro. Occorre che le Sovrintendenze, i naturalisti, i paesaggisti, gli uomini dell’arte e della cultura si alleino per trasformare l’immagine delle rinnovabili dal concetto di offesa al paesaggio a quello di alleanza per avere in futuro ancora un paesaggio. Per questo vi invitiamo tutti il prossimo 18 gennaio 2019 a Firenze, in Via Cavour 18 al Convegno “La bellezza delle Rinnovabili“ (link per iscriversi all’evento).

L’augurio più bello che ci facciamo per il 2019 è di rompere ogni indugio per riconvertire ogni nostro comportamento rilevante in risparmio e rinnovabili, dall’energia, ai trasporti, alla materia, al consumo di suolo, alla difesa della biodiversità, al rispetto della natura, degli animali e degli altri essere umani.

Cambiare non è un costo, è un grande, immenso risparmio per noi e per il creato che ci renderà più felici e più ricchi.

Le grandi multinazionali ci hanno talmente condizionato da autoconvincerci che non c’è futuro e, purtroppo, i summit climatici usano lo stesso linguaggio, creando in ognuno di noi dei malati della sindrome di Norimberga energetica, dove il perseguitato energetico prosegue a seguire in maniera convinta le motivazioni a non cambiare, fornitegli dal persecutore energetico.

Greta, con la sua meravigliosa purezza di ragazzina, ancora non è stata condizionata ed è scesa in campo entrando nei nostri cuori per convincerci ad autoliberarci.

A seguire il video con il discorso integrale di Greta Thunberg alla COP24 di Katowice

Fabio Roggiolani

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