“Grani Futuri 2018”: tante novità in arrivo dal 16 al 18 giugno in terra di Puglia
Grani Futuri (link sito) torna a San Marco in Lamis (Foggia) nella terra elettiva del Gargano, dal 16 al 18 giugno 2018, per la sua seconda edizione. Un grande evento nazionale e internazionale che raduna fornai e chef da diverse regioni d’Italia per celebrare un grande alimento, dai grandi valori e simboli, da sempre emblema di condivisione e comunità, e per creare reti, sinergie, confronti e crescita. Best Practices sull’utilizzo del biogas nella coltivazione sostenibile nel segno di una autentica economia circolare. Gran finale con la Cena di Pane, a scopo di beneficenza, in una delle masserie di San Giovanni Rotondo.
{tweetme} #granifuturi #biogasfattobene “”Grani Futuri 2018″: tante novità in arrivo dal 16 al 18 giugno in terra di Puglia” {/tweetme}
ALCUNI NUMERI SUL GRANO DURO
La Puglia, nel panorama produttivo italiano del grano duro, é al primo posto con una media del 22%. Confrontando Puglia e Sicilia, emerge che il tacco d’Italia, con oltre 20 molini, pur collocandosi subito dopo la Trinacria, possiede una capacità di trasformazione pari al doppio di quella presente nell’isola. (Fonte dati: Italmopa).
NELLA TERRA DEL GRANO, FRA I PANI DEL GARGANO
La storia del grano inizia in Puglia 32.000 anni fa. Fra i più antichi ritrovamenti al mondo riguardanti il grano, ci sono quelli nella grotta di Paglicci risalenti a 32.000 anni fa. Questa farina antichissima è stata macinata dall’homo sapiens a Rignano Garganico (FG) a 13 km da San Marco in Lamis. Nel corso dei millenni questa passione straordinaria della Puglia, e dei pugliesi, per il grano è rimasta e si esprime non solo in produzioni da record.
Dal cosiddetto granaio d’Italia, che è il tavoliere delle Puglie, la rinnovata attenzione per la Dieta Mediterranea ha riportato sotto i riflettori un alimento antico come l’uomo: il pane.
Mentre nel Belpaese prosegue il crollo dei consumi e si è arrivati ad una media, la più bassa dall’Unità di Italia, di soli 85 grammi di pane al giorno, nel Tacco d’Italia il pane fa tendenza.
Eletto a principe della tavola, basa il suo rinnovato successo sulla qualità e l’autentica cura artigianale. La differenza si vede, già al primo sguardo: qui in Puglia il pane, per lo più, si fa con la semola di grano duro che nel resto d’Italia si utilizza per la pasta.
Altrettanto celebri sono i pani del Parco Nazionale del Gargano, caratterizzati invece dal grano tenero. Ad iniziare da quello di Monte Sant’Angelo che è uno dei quattro siti sotto protezione Unesco della Puglia. Nelle grotte, ancora oggi popolate per il culto di San Michele Arcangelo, riposavano i pellegrini diretti in Terra Santa. Nel tragitto si nutrivano del pane di questo luogo. Le pagnotte pesavano fra i 5 ed i 10 kg, arrivando anche ad un diametro di 80 cm.
Ancora sulle orme del turismo religioso a San Giovanni Rotondo, patria acquisita di Padre Pio, il pane continua a sfamare con gusto i moderni pellegrini. A pochi minuti di distanza c’è San Marco in Lamis, diventata il cuore della rinascita del pane di vera qualità artigianale: il filo conduttore è il lievito madre, il resto è passione, conoscenza, tradizione ed estro creativo con materie prime buone, ed anche tecniche di cottura dimenticate: come il pane cotto in alti tegami.
Restiamo sul Gargano, ma ci spostiamo sulla splendida costa e sua maestà il pane si esprime anche nelle “paposce”, fra Vico del Gargano e Peschici. In dialetto significa pantofole, ed hanno proprio quella forma. Sono morbide, buone da farcire e portare in spiaggia. Si fanno con quelle che resta del pane lievitato, allungato a forma di paposcia e infornato.
In moderni tempi di abbondanza, il pane raffermo tipico si utilizza per il pancotto di terra o di mare. Nel versante interno, come avviene a San Marco in Lamis, le antiche ricette di pancotto includono anche quello col pesce “fuggito”: zuppa in cui ci sono solo le pietre di mare, per dare il profumo di un ingrediente che non c’è.
La collezione di pani è illimitata considerando che, i Comuni del Parco del Gargano, sono 18 e le ricette della memoria che stanno emergendo sono tantissime. Al viaggiatore gourmet suggeriamo di esplorare anche i forni artigianali di Lesina, lago dove si allevano le anguille, e di assaggiare una fetta di “panette” o “parrozz” a seconda delle dimensioni.
A Manfredonia, le grosse pagnotte le chiamano “scanate” e il pane duro locale è il principale ingrediente che caratterizza la zuppa di pesce. Fermiamoci, infine, a Mattinata dove la tradizione contadina ha tramandato il pane con l’aggiunta delle patate schiacciate nell’impasto reso quindi ancora più soffice dentro, e croccante fuori. Il tutto con olio extravergine, molto fruttato, della Daunia.
GLI IDEATORI DI “GRANI FUTURI”
ANTONIO CERA – Il sogno del fornaio economista & i 250 anni del suo “Tridente” al femminile
Un’infanzia passata tra campi di grano e sacchi di farina. Immerso in un’azienda familiare dove ogni membro ha un compito preciso: zia Tanella sarta di famiglia, zia Maria fornaia imprenditrice, mamma Lina biologa, papà Angelo maestro scrittore. Poi nonno Michele e il suo orto giardino, dedito anche alla produzione casearia. Nonna Caterina che ha trasmesso la cultura delle erbe spontanee.
Antonio Cera nasce a San Marco in Lamis nel 1979, in provincia di Foggia nel cuore del Parco nazionale del Gargano: gemma verde della Puglia.
Si sposta a Milano, si laurea alla Bocconi in Economia e nel 2007 decide di tornare in Puglia. Dare valore al forno di famiglia, che vanta un secolo di storia, diventa il suo impegno quotidiano. Il forno Sammarco si trasforma così nell’attrattore di un concetto di valorizzazione del territorio che passa attraverso i sapori e la salute. Il celebre Panterrone, caratterizzato dalle olive, nasce fra il 2011 e il 2013 dopo un ampio studio sui lievitati. Il primo panettone d’Italia di grano arso il forno Sammarco lo produce nel 2014. Antonio Cera, dal 2016 inizia a “disegnare” pane per la ristorazione, un pane diverso per ogni chef accompagnato da versi.
Il resto è una valanga di sapori, provocazioni, studi approfonditi su materia prima e tecnica con prodotti d’autore come le “Dita” (taralli distesi), il “Piccione” (è il racconto di un viaggio) che affianca il Panterrone (il Panettone che parla delle terre del Sud) e “F’Orma” (il pane).
Il progetto forno Sammarco diventa, infine, nel 2014, caso di studio del Master in Business Administration sul food & wine alla Business School di Bologna.
Nel 2018 il suo “Tridente”, ovvero sua madre Rachele e le zie Maria e Tanella, compiranno in tre ben 250 anni di età.
Massimo Borrelli – A.R.T.E. – Dal campo alla tavola
Massimo Borrelli è “Uno da Grani Futuri”, un imprenditore visionario che con la società agricola A.R.T.E. condivide la filosofia di GRANI FUTURI e che ha accettato di far parte del progetto di Antonio Cera per contribuire a costruire una filiera virtuosa e sostenibile. E’ uno dei grandi testimoni della rete di Ecofuturo festival e socio, con la sua azienda del CIB (Consorzio Italiano Biogas), dove rappresenta una importante e significatova esperienze nell’ambito di “Biogasfattobene”.
Fondata nel 2007 dalla famiglia Borrelli e dai soci Savino Del Vecchio e Matteo Conteduca, la società agricola A.R.T.E. ha l’obiettivo di valorizzare i prodotti del territorio con strumenti e processi innovativi in grado di conciliare produzioni di altissima qualità, rispetto dell’ambiente e tutela e innovazione della tradizione. L’idea è stata quella di creare un impianto per la produzione di biogas da 0,625 MW. Un sistema che ha permesso di pensare concretamente al futuro garantendo
la tutela del territorio e un ciclo energetico virtuoso che, valorizzando i sottoprodotti delle lavorazioni, ne migliora anche la sostenibilità economica. L’impianto, per la produzione di energia elettrica con procedimenti naturali e da fonti rinnovabili, assicura autosufficienza energetica e termica all’intera azienda agricola. Dalla produzione di biogas deriva, quale prodotto finale del processo biologico, il digestato, ottimo come ammendante e fertilizzante organico, che ha permesso un perfetto ciclo biologico chiuso, dalla terra alla terra. A.R.T.E. chiude la filiera dal campo alla tavola, trasforma solo le sue materie prime di alta qualità e produce e commercializza pasta biologica Senatore Cappelli Bio nella versione classica, integrale e con farina di lino, semola di grano duro Senatore Cappelli bio, semola rimacinata Senatore Cappelli bio, semola di farro, farina di ceci, farina di lenticchie, farina di lino, farina di fave, olio evo.
“GRANI FUTURI” NELL’UNIVERSO DELL’ETICA E DELLA SOSTENIBILITA’
Molto significativi e di grande significato etico e sociale i progetti satellite nati dalla manifestazione
MADE IN CARCERE – Ricicliamo Vite:
Il marchio Made in Carcere nasce nel 2007 grazie a Luciana Delle Donne, fondatrice di Officina Creativa, una cooperativa sociale non a scopo di lucro.
Si producono manufatti “diversa(mente) utili”: borse e accessori, originali e tutti colorati. Sono prodotti “utili e futili”, confezionati da donne al margine della società: 20 detenute, alle quali viene offerto un percorso formativo, con lo scopo di un reinserimento nella società lavorativa e civile.
Obiettivo principale di Made in Carcere è diffondere la filosofia della “Seconda Opportunità” per le Donne Detenute e della “Doppia vita” per i tessuti. Un messaggio di speranza, di concretezza e solidarietà, ma anche di libertà e rispetto per l’ambiente. Ironia, semplicità e creatività sono le caratteristiche che contraddistinguono i prodotti Made in Carcere.
Sono manufatti che nascono dall’utilizzo di materiali e tessuti esclusivamente di scarto, provenienti da aziende italiane che credono nel progetto e sensibili alle tematiche sociali e ambientali.
Le magliette e i grembiuli di GRANI FUTURI saranno realizzati dalle donne carcerate pugliesi di MADE IN CARCERE, un modo concreto di aiutare chi ha perso la libertà: dargli un lavoro, quindi un futuro.
ECOFESTA – Eventi sostenibili
Ecofesta Puglia è la certificazione volontaria, unica in Italia, che interviene per ridurre l’impatto ambientale degli eventi pugliesi, nata dall’ingegno di tre giovani con il pallino per l’ecologia: Roberto Paladini, Ilaria Calò e Loreta Ragone. L’obiettivo è di rivoluzionare sagre, concerti e manifestazioni culturali coinvolgendo direttamente i suoi partecipanti.
“Ecofesta Puglia” è un modello unico in Italia che trasforma gli eventi in un’occasione di sensibilizzazione e informazione sulle pratiche green attraverso attività di differenziazione dei rifiuti, riduzione delle emissioni di CO2 e informazione e sensibilizzazione ambientale. La certificazione viene concessa alle singole manifestazioni enogastronomiche, ricreative, sportive, culturali, di animazione sociale, musicali, che rispettano i criteri di valutazione definiti da un apposito regolamento.
Grani Futuri utilizza per lo street food esclusivamente piatti, posate, bicchieri e tovaglioli compostabili sulla base di uno studio ad hoc di Ecofesta, perché l’evento sia un’occasione per conoscere, sapere e soprattutto rispettare l’ambiente.
STEPHANIE SWANE – Modernist Cuisine
Editore e Direttore Editoriale, The Modernist Cuisine, Bellevue – Washington (USA). Grande appassionata ed esperta di tecniche di impasto e panificazione, Stephane Swane cura le pubblicazioni della divisione libri “The Cooking Lab” di Modernist Cuisine, un team di scienziati, ricercatori e chef sperimentatori dedicato allo sviluppo della cucina attraverso l’applicazione creativa di conoscenze scientifiche e tecniche sperimentali.
Per l’ultima opera, ” Modernist bread: The Art and Science”, Stephanie Swane ha girato il mondo per studiare il pane da ogni angolazione possibile incontrando tutte le figure della filiera produttiva, dagli agricoltori agli esperti di molitura, di lievitazione, fermentazione e cottura.
Frequenta workshop e conferenze che coprono tutti gli aspetti della panificazione. Nel 2018 é stata speaker al “Parabere Forum” di Malmo (Svezia) e nel 2017 alla “Kneading Conference”svoltasi nel Maine (USA). Ama coltivare ortaggi e frutti esotici e alcune varietà di grano e segale nel suo giardino di Seattle.
Ospite d’onore del salotto letterario di Grani Futuri condotto da Pino Aprile, Stephane Swane svelerà segreti e miti raccolti nelle sue ricerche, parlerà di storia, scienza, ingredienti, tecniche e ricette intorno al pane.
Programma di Grani Antichi 2018
Scarica il Comunicato Stampa II Edizione di Grani Futuri 16-18 giugno 2018