Geotermia per lo sviluppo sostenibile, Napoli 22 marzo

Condividiamo un nuovo evento sulla geotermia che si terrà a Napoli il 22 Marzo, nel Complesso monumentale di Villa Doria D’Angri presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope. Organizza il Club Atlantico di Napoli. Diretta streaming su LinkedIn Ecofuturo, pagine Facebook Ecofuturo e Jacopo FO.

Programma – Geotermia: opportunità di sviluppo sostenibile

Saluti istituzionali di Giosuè Grimaldi – Rettore Università degli Studi di Napoli ‘Parthenope’​ e Presidente Club Atlantico di Napoli

Intervento di Apertura di Adriano Giannola – Presidente Svimez

🔹9.30 – 10.30 Interventi di Scenario
Introduce e modera: Nicola Massarotti
– Università Parthenope

Lo scenario europeo della risorsa geotermica e delle sue applicazioni, David Bruhn – Direttore EERA – The European Energy Research Alliance JP Geothermal

Lo straordinario potenziale della geotermia per la transizione energetica, Bruno della Vedova – Presidente UGI

La risorsa geotermica in Italia: ricerca e applicazione di RSE, Nunzia Bernando – Dirigente Ricerca sul Sistema Energetico – RSE SpA – GSE (Gestore dei Servizi Energetici)

🔹10.45 – 11.45 Interventi su applicazioni e normative
Introduce e modera: Giuseppe De Natale INGV

La microgeotermia cogenerativa per le comunità energetiche rinnovabili, Fabio Roggiolani – Direttore Ecofuturo

Impianti di trigenerazione alimentati da energia geotermica, Francesco Calise – Delegato Ordine Ingegneri Napoli

Il ruolo dei geologi nella promozione e diffusione della geotermia in Italia, Egidio Grasso – Presidente Ordine Geologi Campania

🔹11.45 – 12.45 – tavola rotonda: le esperienze delle aziende e la risposta del territorio
Introduce e modera: Alberto Carotenuto – Univ. Parthenope

🔎Aziende:

Fri. EI. Green Power spa – Andrea Ferrara, Responsabile rapporti industriali/istituzionali
Graded spa – Claudio Miranda, Responsabile area ricerca e sviluppo
Ranieri spa – Pasquale Ranieri, Ceo e Vicepresidente ASSISTAL
VEOS spa – Riccardo Bani, Cofondatore e CEO

geotermia

LA PIU’ VECCHIA DELLE RINNOVABILI VIVE UNA NUOVA RINASCITA – A NAPOLI UN GRANDE CONVEGNO INTERNAZIONALE di Fabio Roggiolani

Appena dopo l’idroelettrico a far energia rinnovabile arrivò il Geotermico 120 simpatici anni fa.

Da allora altre energie rinnovabili hanno preso il sopravvento nell’immaginario collettivo anche per l’aerale abbastanza ristretto in cui poteva essere utilizzata la geotermia per fare elettricità e per la ridottissima innovazione effettuata in tutto questo periodo. Anche perchè chi aveva le concessioni operava in maniera monopolistica e non aveva oggettivamente nessun interesse a investire in ricerca.

Le innovazioni nel mondo, infatti, non sono venute dai grandi player, ma da grandi innovatori. Come ad esempio in Italia racconta la nascita e lo sviluppo della storica Turboden o in Israele la Ormat.

Chi ha il merito oggettivo di aver dato una spinta all’innovazione è Il Prof Giuseppe De Natale e i suoi colleghi dell’Osservatorio Vesuviano, prima, e ora dell’INGV. Ispirarono assieme a noi di GIGA (Gabbani, Pandeli, Valentini ecc.) la legge del 2010 con cui fu posta fine ad un regime concessorio monopolistico e furono aperti i primi spiragli verso l’innovazione.

Ancora oggi, nonostante che nell’ultimo anno siano state assegnati i primi ok agli impianti innovativi a ciclo binario e reiniezione totale, nessun nuovo impianto è entrato in funzione.

Nessun nuovo impianto. Neppure i micro impianti che rappresentano l’oro rinnovabile di Napoli e di un’altra decina di siti Italiani. E che oggi, con la legge delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili), tornano di stringente, e super conveniente per tutti i cittadini, attualità.

Intanto nel mondo sono apparsi i sistemi a iper o hyper loop che spostano l’uso della geotermia a tutto il pianeta. Ovvero in tutte le aree non sismiche del globo. Molto costosi ma molto promettenti. Ed i sistemi a scambiatore in pozzo. Oltre alla ricerca sulla perforazione per superare i limiti oggi ritenuti insuperabili raggiungendo temperature enormi (soluzione lontana, ma meno della fusione).

Inoltre con l’avvento delle nuove pompe di calore (alta temperatura) anche la bassa entalpia geotermica comincia ad essere utilizzata in maniera ubiquitaria in ogni parte del pianeta.

Napoli sarà un convegno di svolta. Ci saremo come GIGA e come ECOFUTURO. E per chi non potrà esserci trasmetteremo il tutto su LinkedIn Ecofuturo, pagine Facebook Ecofuturo e Jacopo FO.

Fabio Roggiolani, Pres Giga e membro Direttivo coord Free

Leggi anche Pompe di calore geotermiche: come funzionano

Redazione

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