Fotovoltaico sui tetti: nuovo modello unico per i piccoli impianti

modello unico pannelli fotovoltaici italia 2015

Il modello unico sostituirà tutti gli altri documenti finora necessari per la realizzazione, la connessione alla rete e la messa in esercizio dell’impianto. Il produttore si interfaccerà solo con il gestore di rete. Il modello unico potrà essere utilizzato soltanto per impianti fotovoltaici realizzati sui tetti degli edifici e con una potenza nominale non superiore ai 20 kW.


I clienti finali dovranno inoltre avere già in dotazione punti di prelievo attivi in bassa tensione. La potenza non dovrà superare quella già disponibile in prelievo e dovrà essere effettuata contestualmente la richiesta di accesso al regime dello scambio sul posto. Un’altra caratteristica necessaria per poter usufruire del modello unico è l’assenza, nel punto di connessione, di altri impianti di produzione.

Il modello unico si compone di due parti. La prima contiene tutti i dati preliminari necessari alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico e alla sua connessione in rete. Il produttore dovrà dichiarare di possedere tutti i requisiti necessari per usufruire del modello unico; dare mandato al gestore di rete per caricare i dati sul sistema Gaudì; fornire il codice Iban per l’addebito dei costi di connessione e per l’accredito dei proventi dello scambio sul posto. A questo proposito l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha proposto al Mise che l’Iban venga trasmesso direttamente al GSE e che l’autorizzazione all’utilizzo delle coordinate bancarie venga spostata alla seconda fase del procedimento.

La seconda parte del modello unico conterrà i dati sull’ultimazione dei lavori: dalla fine delle operazioni di installazione alla loro corretta esecuzione. In questa sezione il produttore dovrà anche dichiarare di aver preso visione dei contratti che regolano la messa in esercizio dell’impianto e lo scambio sul posto.

L’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha chiesto che nella seconda parte del modello unico vengano inseriti anche altri dati utili, come la marca e il modello degli inverter e dei sistemi di protezione d’interfaccia e l’eventuale presenza di sistemi di accumulo.

VIA |  Greenstyle

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