Fotovoltaico e energie rinnovabili: arriva anche la “moneta solare” Solar Coin, l’alternativa solare al bitcoin

Ed anche l’energia solare dispone da oggi di una propria moneta di scambio. Si tratta di Solar Coin, una nuova moneta elettronica che avrà il compito di promuovere lo sviluppo dell’energia solare fotovoltaica nel mondo.


Dopo che sui media, negli ultimi mesi si sia sentito un gran parlare del Bitcoin, una moneta elettronica decentralizzata creata nel 2009 da un anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, con l’obiettivo di liberarsi dalla schiavitù delle banche e del sistema inflazionistico, garantendo l’anonimato, è ora il turno della nuova “moneta solare”, che proprio al bitcoin si ispira.

Si tratta di un sistema basato sulle comunità open source e sul peer-to-peer, garantito da un sistema di crittografia anche attraverso l’utilizzo del sistema di verifica tramite terze parti. Un sistema che, proprio in questi ultimi cinque anni, ha visto crescere sempre di più il numero di realtà che hanno iniziato ad accettare pagamenti di questa tipologia, che vede ad oggi ben 11 milioni di bitcoin in circolazione, con un valore unitario pari a 1000 dollari. E’ proprio su questa scorta che nasce Solar Coin, anch’essa una moneta elettronica alternativa, nata proprio quest’anno per la volontà della SolarCoin Foundation, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo dell’energia solare fotovoltaica nei prossimi 40 anni, con un sistema del tutto simile a quello dei bitcoin, con l’unica grande differenza che si basa sulla quantità di energia solare prodotta. In sostanza 1 Solar Coin corrisponde a 1 MWh di energia solare. La genesi di questa nuova importante iniziativa che nasce intorno alle energie pulite, è della SolarCoin Foundation, un network globale composto da volontari che gestiscono la distribuzione dei Solar Coin attraverso un sistema di verifica tramite terze parti come prova di lavoro.

I Solar Coin vanno a rappresentare 97.500 TWh di energia solare, che saranno prodotti a livello mondiale nei prossimi 40 anni e sono mantenuti come una autentica riserva aurea. Infatti 105 milioni di Solar Coin, rappresentano l’energia prodotta e non reclamata e saranno estratti pubblicamente nei prossimi 40 anni, di 52,6 milioni nel primo anno ed a seguire, dimezzandoli negli anni successivi. I restanti 97,5 miliardi saranno custoditi dalla fondazione e verranno scambiati con i produttori di energia solare che potranno provare di aver generato elettricità rinnovabile. Facile anche l’accesso alla nuova iniziativa basata su un sistema di circolazione alternativo alla moneta, attraverso il sito di Solar Coin (link in calce al post), scaricando il proprio portafoglio digitale, dimostrando di aver prodotto realmente energia solare.

solar coin exchange metods

In sostanza, la moneta di scambio viene erogata a chi rilascia certificati con prova certa dell’ utilizzo di energie rinnovabili all’interno della propria abitazione, una forma di credito che premia i cittadini attenti alla causa ambientale. Rilasciato il certificato dall’autorità preposta, il proprietario dell’immobile può monetizzare l’operazione proprio attraverso i SolarCoin che gli verranno concessi in rapporto alla quantità di energia che lo stesso ha utilizzato all’interno della propria abitazione.

Una bella idea ed un connubio ideale tra energia solare mondo dell’innovazione nelle rinnovabili e moneta elettronica, che senza dubbio non passerà certo inosservato e che vede fin da ora, con Germania e Giappone che si stanno già muovendo in tal senso.

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