Partenariati per l’innovazione regionale

Europa delle Bioregioni. Il Centro-Sud dell’Italia ancora al palo

E’ recentemente uscito un aggiornamento da parte della Comunità Europea sulle Regioni che hanno aderito ad un progetto pilota che si identifica nel concetto di BioRegioni.

La Commissione europea ha annunciato che sono 63 le Regioni presenti nella EU che hanno aderito assieme al progetto. Oltre a 7 città e a 4 Stati membri EU selezionati nel progetto pilota per i partenariati regionali per l’innovazione (PRI).

I partecipanti all’azione pilota sono aperti a condividere buone pratiche e a co-sviluppare e testare strumenti per mobilitare molteplici fonti di finanziamento e politiche. E collegare i programmi regionali e nazionali alle iniziative dell’UE per le trasformazioni verdi e digitali. Questi partenariati confluiranno nella Nuova agenda per l’innovazione per l’Europa, dove l’innovazione guida la trasformazione per la sostenibilità. Collegando le strategie locali con iniziative a livello dell’UE.”

Questo “invito” ha attirato – scrive la EU – una bella rappresentanza “dell’ecosistema dell’innovazione” della UE,  degli Stati membri e di un’ampia varietà di regioni dell’UE, fino  alle reti multi-regionali.

Ma come al solito l’Italia è presente  solo con le Regioni del Nord Italia e con un’isola nel centro dell’Italia che è l’Abruzzo. Dal Centro Sud, Sud Italia e Isole ancora una volta silenzio. Silenzio che vuol dire  ancora lontananza dall’Europa che conta. Solo la Francia non ha risposto altrettanto massicciamente alla chiamata. Mentre tutto il blocco Centro-Nord Europa, dalla Germania fino ai Paesi Scandinavi, sembra una macchia compatta. Eccezioni sono alcune parti della Rep. Ceca, Austria e Slovenia.

Questo l’elenco delle realtà pubbliche italiane che fanno parte del programma “Regional Innovation”. Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Provincie autonome Trento e Bolzano, Emilia Romagna, Toscana  e fortunatamente anche l’Abruzzo. Tra le città infine c’è la città di Bologna. Queste  realtà hanno evidentemente capito più di altre l’importanza del fatto che la  transizione ecologica (energia, agricoltura, industria) non si effettua restando ognuno dentro i propri confini. E’ la Natura stessa che non li ha. Serve confrontarsi e puntare sull’innovazione condivisa. Le Bioregioni – si legge nel progetto –  insieme ad altri 38 candidati selezionati, inizieranno ora a lavorare sulle attività nell’ambito dell’azione pilota.”

Resta l’amara constatazione che una grande fetta dell’Italia non sa cogliere ancora le opportunità. Roma in testa.

Marco Benedetti
m.benedetticonsulting@gmail.com

Partenariati per l’innovazione regionale: 63 regioni, sette città e quattro Stati membri selezionati per l’azione pilota – Bruxelles, 17 maggio 2022 Commissione europea – Comunicato stampa

Oggi la Commissione ha annunciato le 63 regioni, sette città e quattro Stati membri selezionati nell’ambito del progetto pilota relativo ai partenariati per l’innovazione regionale, un’iniziativa sviluppata in collaborazione con il Comitato delle regioni I partecipanti all’azione pilota sono intenzionati a condividere buone pratiche e a sviluppare e sperimentare congiuntamente strumenti per mobilitare molteplici fonti di finanziamento e iniziative politiche, nonché per collegare i programmi regionali e nazionali alle iniziative dell’UE ai fini della trasformazione verde e digitale.

I partenariati contribuiranno alla nuova agenda per l’innovazione, in cui l’innovazione sarà il volano della trasformazione verso la sostenibilità, collegando le strategie locali alle iniziative a livello dell’UE.

L’invito ha attirato un ampio numero di rappresentanti dell’ecosistema dell’innovazione dell’UE, tra cui Stati membri, come la Slovacchia, che partecipano a livello nazionale, nonché numerose regioni dell’UE, quali l’Andalusia, le Azzorre, l’Alta Francia, l’Ostrobotnia, la Precarpazia, l’Egeo settentrionale, l’Emilia Romagna e molte altre. L’invito ha inoltre innescato un processo di collaborazione e di creazione di reti dal basso verso l’alto, che ha già riunito molti partecipanti nell’ambito di reti multiregionali, quali la regione del Mar Baltico, lo strumento per le bioregioni e il consorzio delle città 4.0 (Lovanio, Bologna, Turku) allargato anche alle città di Eindhoven (NL), Espoo (FI) e Cluj-Napoca (RO).

Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura. “Solo ponendo l’innovazione al centro dell’agenda politica dell’UE si possono costruire economie più forti e più pulite e società più eque. Per conseguire l’obiettivo della transizione verde e digitale occorre promuovere l’innovazione e i contatti reciproci in ogni regione e in ogni paese. I partenariati ci consentono di creare ponti per facilitare le sinergie tra investimenti e soluzioni innovative. Attendo con interesse di scoprire le idee e le soluzioni innovative che nasceranno dai partenariati.”

Elisa Ferreira, Commissaria per la Coesione e le riforme. “La cooperazione e l’innovazione sono elementi essenziali per lo sviluppo sostenibile e resiliente delle regioni dell’UE. Tutti i territori hanno un potenziale di innovazione da sviluppare, per questo sono lieta che l’invito abbia suscitato una tale partecipazione. Attendo con interesse i risultati del progetto pilota e mi auguro che possa contribuire a colmare il divario in materia di innovazione che ancora sussiste tra diverse regioni e che limita le prestazioni dell’UE nel suo insieme.”

Apostolos Tzitzikostas, Presidente del Comitato delle regioni. “Promuovendo l’innovazione rafforziamo la resilienza locale e miglioriamo la capacità delle nostre comunità locali di far fronte alle emergenze, proteggere i cittadini e sostenere le economie locali. In tale contesto contiamo sulle Commissarie Elisa Ferreira e Mariya Gabriel per lavorare insieme sui partenariati per l’innovazione regionale in quanto strumento chiave per coordinare tutti i fondi disponibili per diffondere l’innovazione sul campo, concentrandosi sul miglioramento dell’efficienza e della sostenibilità energetiche delle nostre regioni, città e piccoli comuni.”

Manuale dei partenariati per l’innovazione regionale

I partecipanti al progetto pilota potranno approfondire i nuovi partenariati per l’innovazione regionale basandosi sul “Partnership for Regional Innovation Playbook”, un documento di orientamento iniziale pubblicato oggi dal Centro comune di ricerca. Il manuale propone un’ampia gamma di strumenti e meccanismi di governance per migliorare il coordinamento delle politiche di innovazione regionali, nazionali e dell’UE al fine di attuare le transizioni verde e digitale dell’Europa e affrontare il divario in materia di innovazione nell’UE. Un elemento centrale dell’approccio proposto è l’istituzione di missioni locali per coordinare le azioni secondo una logica direzionale coerente, che consenta di esplorare combinazioni politiche di ampia portata finalizzate all’innovazione a livello di sistema.

Per tutta la durata dell’azione pilota, i partecipanti sperimenteranno tali strumenti strategici, e nel contempo elaboreranno insieme orientamenti operativi. Il manuale e l’azione pilota promuoveranno inoltre le buone pratiche, agevoleranno l’apprendimento attraverso la sperimentazione e sosterranno le pubbliche amministrazioni e tutto l’ecosistema in senso lato. L’azione pilota non inciderà sull’attuale processo di programmazione dei fondi 2021-2027.

Contesto

I partenariati si inseriscono nell’ambito della futura agenda per l’innovazione per l’Europa e contribuiranno a integrare le iniziative e gli investimenti a livello nazionale e dell’UE. Si tratta di uno sforzo volto direttamente a migliorare gli ecosistemi di innovazione quale settore essenziale per potenziare le capacità di innovazione dell’Europa. L’obiettivo principale è rafforzare l’interconnessione degli ecosistemi di innovazione regionali e locali e consolidare le catene del valore sostenibili in Europa e i settori ad elevatissimo contenuto tecnologico. I partenariati sono un approccio complementare, che si basa sull’esperienza positiva delle strategie di specializzazione intelligente.

La specializzazione intelligente è un approccio basato sul territorio che emerge dalla politica di coesione dell’UE e che mira a individuare aree strategiche di intervento sia in base all’analisi dei punti di forza e delle potenzialità dell’economia sia in base a un processo di scoperta imprenditoriale che coinvolge in misura ampia i portatori di interessi. La specializzazione intelligente è incentrata sull’innovazione e svolge un ruolo importante nel sostenere la ricerca e l’innovazione al fine di garantire uno sviluppo sostenibile e resiliente di tutte le regioni d’Europa. I territori selezionati parteciperanno su base individuale o nell’ambito di sei diverse reti di regioni e città dell’UE. I partecipanti all’azione pilota rappresentano in totale 23 Stati membri. L’invito a manifestare interesse è rimasto aperto tra marzo e aprile 2022.

Per ulteriori informazioni
Partenariati per l’innovazione regionale — Piattaforma di specializzazione intelligente
Sito web della commissione SEDEC del Comitato europeo delle regioni
Manuale dei partenariati per l’innovazione regionale
Mappe dei partecipanti all’invito

Di Marco Benedetti leggi anche La fine dell’usa e getta è arrivata… Svegliaaaaa!

Redazione

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