Eolico bloccato dal Decreto Aiuti. Il caso dell’Emilia-Romagna

Eolico. Mentre tutti parlano di rinnovabili, ecco un nuova “genialata” che, di fatto, blocca l’eolico su gran parte del territorio nazionale. E crea problemi anche per il fotovoltaico. Leggiamo insieme quanto pubblicato su Il Sole 24ORE del 16 giugno in un articolo di Jacopo Gilberto.

Vincoli sul territorio. Rinnovabili, in Emilia-Romagna pochi ettari per i nuovi impianti

Dal Coordinamento Free arriva la mappa che applica le tutele per i beni culturali. Gli impianti possono essere costruiti solo a 7 chilometri di raggio per l’eolico

Eolico

Ecco la semplificazione per “facilitare” l’energia pulita: le pale d’altare scacciano le pale eoliche. In Emilia-Romagna le eliche per estrarre energia dal vento possono essere realizzate solo in queste due località (le imprese dell’eolico prendano nota). Primo, a ridosso dell’argine del Po in località Berra (Ferrara). Più nel dettaglio tra l’idrovora della Pennacchiera e lo stabilimento dell’Emiliana Avvolgimenti Srl di via Palmiro Togliatti. Secondo, in una piccola porzione della bonifica del Mezzano*. L’area che in tutta Italia ha la più bassa densità di popolazione umana e la massima densità di popolazione zanzarifera.

Il fatto è che, per promuovere impianti fotovoltaici ed eolici, con cui ridurre la pressione del metano russo e i vincoli alle emissioni, la semplificazione non semplifica. Il decreto legge numero 50 del 17 maggio all’articolo 6 dice che questi impianti possono essere costruiti a non meno di 7 chilometri di raggio (l’eolico) o ad almeno 1 chilometro (il fotovoltaico) dal più vicino bene culturale registrato. La fascia di rispetto è «determinata considerando una distanza dal perimetro di beni sottoposti a tutela di sette chilometri per gli impianti eolici e di un chilometro per gli impianti fotovoltaici».

Nell’Italia delle torri medievali, dei capolavori del razionalismo littorio, dei ritrovamenti archeologici, dei musei della Civiltà Contadina, dei pregiati affreschi rococò, dei monumenti ai Caduti, delle vie porticate e delle abbazie barocche, per sfuggire alla schiavitù dell’energia fossile rimangono liberi pochissimi angolini remoti.

*Correzione: le torri eoliche forse non possono stare nemmeno nella valle del Mezzano, zona di protezione naturale che pare sottoposta a un vincolo aggiuntivo. In questo caso di tipo ecologico. Per le pale eoliche forse rimane il solo argine del Po a Berra.

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Redazione

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