Ecomondo 2015: Convegno sulla “Buona Geotermia” e ruolo decisivo del monitoraggio con Stefano Carlino (INGV)

Dopo la bellissima edizione 2015 di una delle massime manifestazioni a livello europeo sulla sostenibilità e sulle buone prassi ambientali come Ecomondo-Keyenergy 2015, iniziamo oggi una analisi sui singoli contributi dell’interessante Convegno dal titolo “La nuova geotermia: sicura, pulita, continua. Verso la Carta di Abbadia San Salvatore“.


Il convegno, organizzato da Giga, INGV-Osservatorio Vesuviano eUniversità di Firenze-DST, è stata una bellissima occasione, nella giornata di chiusura della manifestazione riminese che ha ospitato la Mostra sulla buona geotermia (vedi post), per riunire ad un tavolo comune, molte realtà che stanno lottando per ridare alla geotermia tutta la pienezza in termini di rinnovabilità e salubrità della risorsa. Iniziamo questo viaggio tra i relatori con il tema fondamentale ed irrinunciabile del monitoraggio, con il contributo del Dottor Stefano Carlino dell’INGV-Osservatorio Vesuviano. Premetto che a me che per quasi quaranta anni mi sono occupato di monitoraggio atmosferico, hanno colpito molto le numerose similitudini metodologiche e di approccio che accomunano il mio ambito di provenienza con quello legato al monitoraggio del sottosuolo ed alla sismicità e microsismicità, così ben sviscerate dal Dottor Carlino. Anche in questo caso infatti, l’integrazione delle metodiche, tra monitoraggio geofisico e geochimico effettuato con acquisizioni in campo e modellistica numerica risultano fondamentali, non solo per il monitoraggio sismico in generale, ma anche verificare la sostenibilità della risorsa geotermica, con elaborazioni capaci di descrivere, tramite simulazioni, le risposte dei serbatoi geotermici a fronte del loro emungimento e della successiva reiniezione dei fluidi. Una attività, quella dell’INGV, assolutamente fondamentale ed irrinunciabile quindi, sia in fase di prevalutazione degli insediamenti geotermici, sia in fase di esercizio degli impianti stessi. Davvero un grande plauso all’encomiabile lavoro di altissimo livello scientifico dell’Osservatorio Vesuviano diretto dal Dottor Giuseppe De Natale, anche per l’interpretazione di un ruolo nella sua più ampia accezione del termine, contemplando anche attività fondamentali legate al monitoraggio di una risorsa continua come quella geotermica, assolutamente irrinunciabile per dar compimento alla migrazione verso un modello energetico distribuito in atto.

Ma lasciamo il passo alla presentazione del Dottor Carlino in occasione del convegno, scaricabile al link seguente e ad una mia intervista allo stesso ricercatore INGV.

A seguire anche il punto sul Convegno sulla nuova geotermia e sulla elaborazione della “Carta di Abbadia San Salvatore sulla buona geotermia”, da parte del Vice Presidente Giga Fabio Roggiolani .

Sauro Secci

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