Dopo i cicli binari arriva dal Canada un’altra tecnologia a impatto zero per la geotermia

Ora non abbiamo più alcuna scusa…….. forse non ci saranno più alibi per “bloccare”, come sta avvenendo ora da parte dei “poteri più o meno occulti”, che il buon Fabio Roggiolani ha riunito nel neologismo di “annientalisti”, l’utilizzo dell’energia geotermica atta a produrre energia elettrica senza alcuna emissione in atmosfera di gas climalteranti e nocivi per la salute.

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Mentre gli altri Paesi, salvo alcune eccezioni, meno vocati non avendo una situazione geologica favorevole rispetto all’Italia (ove, è bene ricordare, nel 1904 fu inventata l’energia geotermica) hanno sviluppato centrali geotermiche elettriche e di teleriscaldamento solo utilizzando il gradiente naturale terrestre (33 °C/km in profondità), nel nostro Paese ad oggi, in circa 10 anni, non siamo riusciti a fare neanche una perforazione di controllo e ricerca (slim holes) per impostare la costruzione di una centrale geotermica rigorosamente a ciclo binario a impatto zero. 

Con vari istituti, universitari e privati, stiamo studiando e implementando scambiatori in pozzo che rendono nulla la possibilità di depauperamento della risorsa geotermica, in quanto ci sarà con il circuito di produzione solo uno scambio di calore mediante un vettore energetico sigillato nel circuito secondario. Questa metodologia, in fase finale di realizzazione, premetterà di rendere la risorsa veramente inesauribile senza emissione in atmosfera di gas climalteranti, come avviene ora con le obsolete centrali geotermoelettriche a ciclo aperto e flash. Tutto questo con buona pace, come dicevamo, dei “gruppi più o meno noti” che avevano sponda nei comitati dichiarati “spontanei”, terrorizzati dai risultati sulle condizioni sanitario climatiche della geotermia “latu senso”.

E’ di pochi giorni la confortante notizia che giunge dal Canada ove è stato studiato ed è attualmente in fase di sperimentazione un sistema a circuito chiuso scalabile che gli esperti affermano poter essere il “punto di svolta” per l’energia pulita: l’Eavor Loop potrebbe presto consentirci di generare elettricità costante e illimitata dal calore proveniente dal nucleo terrestre.


Come funziona?

Il sistema funziona come un normale radiatore. L’Eavor Loop è costituito da due pozzi perforati a circa 3,5 km di profondità, il primo di presa ed il secondo di reimmissione, ove in un areale che ha il gradiente normale (33 °C/km) e con una distanza fra loro di 5 km circola, in un sistema rigorosamente sigillato, un fluido vettore che permette di assorbire il calore della Terra e utilizzarlo, come fluido di scambio in un circuito secondario, sempre sigillato, per produrre elettricità con una turbina e calore.

Dove è installabile?

Può essere installato in quasi tutti i luoghi della Terra perché non richiede la fratturazione idraulica o acqua, a differenza di altri progetti geotermici, genera zero emissioni di gas serra, non corre il rischio di inquinare le fonti d’acqua vicine, e diversamente dall’energia eolica o solare, non dipende da elementi esterni.

Il Governo ha finanziato la società Eavor Technologies per 10 milioni di dollari per la costruzione di un nuovo impianto di collaudo in Alberta, Canada, offrendo nuovi posti di lavoro, come avverrebbe nel nostro Paese se non ci fossero gli “orpelli burocratici” e mi fermo qui.

La conclusione del test pilota sarà entro la fine dell’anno. Al termine dei test, Eavor Technologies prevede di impiegare una dozzina di strutture in tutto il mondo. Quindi come dicevamo ora non esistono più scuse per fare un utilizzo universale e virtuoso dell’energia geotermica sia per produzione elettrica che per l’impiego del calore nella climatizzazione caldo/fredda del teleriscaldamento.

Che dire “forse ora ce la facciamo?

Per saperne di più sulla nuova tecnologia (sito Eavor)

A seguire un breve video che ci introduce alla nuova tecnologia canadese

Professor Giuliano Gabbani
Direttore Scientifico Giga-FREE
Comitato Scientifico Ecofuturo

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