Dalla green economy 60 milioni di lavoratori verdi

In occasione della In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, arriva il nuovo Rapporto delle Nazioni Unite sui green jobs


La transizione verso un’economia verde potrebbe generare dai 15 ai 60 milioni di posti di lavoro a livello globale nei prossimi vent’anni. Questa è la più importante fra le notizie contenute nel rapporto “Working towards sustainable development” (letteralmente: lavorare per uno sviluppo sostenibile) appena pubblicato dal Programma per l’ambiente delle Nazioni unite (Unep) e dell’Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo).

“Questo studio arriva alla vigilia della Giornata mondiale dell’ambiente del 5 giugno il cui tema è “la green economy include anche te?” – spiega Achim Steiner, direttore esecutivo dell’Unep -. I risultati mettono in evidenza come questa opportunità possa includere milioni di altre persone in termini di superamento della povertà e per offrire una qualità della vita migliore per le generazioni presenti e future”.

Il rapporto, che arriva quattro anni dopo quello sui green jobs del 2008, esamina quale impatto avrà la trasformazione verde dell’economia sull’occupazione, sui redditi e sullo sviluppo sostenibile in generale.

Almeno la metà dei lavoratori di tutto il mondo – circa un miliardo e mezzo di persone – sarà interessata da questa trasformazione e otto in particolare saranno i settori chiave chiamati a svolgere un ruolo centrale: l’agricoltura, la silvicoltura, la pesca, l’energia, il manifatturiero ad alta produzione, il riciclaggio dei rifiuti, l’edilizia e i trasporti.

Per dare qualche dato, il rapporto evidenza che nell’Unione europea, per esempio, la tutela della biodiversità e le attività di recupero e rinaturalizzazione delle foreste produce già, informa diretta o indiretta, 14,6 milioni di posti di lavoro. O, ancora, che il programma di efficientamento energetico nel settore edile in Germania a fronte di 100 miliardi di investimenti sta già creando circa 300.000 posti di lavoro l’anno. E in alcuni paesi emergenti, come l’India o il Brasile, specifici programmi di formazione con borse di studio verdi nel settore dell’edilizia popolare hanno contribuito e continuano attivamente a farlo all’inclusione sociale delle persone più povere o in difficoltà.

Chi volesse approfondire le oltre 200 pagine di Rapporto, può scaricarlo in formato PDF, esclusivamente in lingua inglese, a questo indirizzo.

FONTE : Tekneco.it

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