Cina, il governo scende in campo in difesa delle specie selvagge

Ieri l’Associazione cinese per la protezione della fauna selvatica ha firmato un appello che invita i concittadini a non consumare più selvaggina, poiché la crescente domanda alimenta il bracconaggio e il commercio illegale. Lo scrive “China Daily”.



Secondo un’indagine condotta nel 1999 dall’Amministrazione statale delle foreste e dall’Associazione su 20 mila persone in 21 grandi e medie città, quasi la metà dei 1381 ristoranti censiti nell’occasione offrivano piatti a base di carne di animali selvatici e il 46 per cento degli interpellati affermava di aver mangiato selvaggina. “Benché siano passati anni – ha detto Zhao Shengli, vicesegretario generale dell’Associazione – la domanda di carne di animali selvatici non è cambiata o diminuita in Cina. Anzi sono sempre di più le persone che hanno cominciato a mangiarla, soprattutto i ricchi”.


L’appello del gruppo arriva dopo un servizio trasmesso martedì dalla tv CCT sui ristoranti della provincia collinare di Zixi, nella regione dello Jiangxi, che offrono sui loro menù carni di specie protette dallo Stato, compresi macachi, oche selvagge, ratti del bambù, tassi. Le immagini della CCTV mostravano scimmie cacciate illegalmente sulle montagne, vendute ai mercati, crudelmente macellate e servite nei ristoranti. La carne di scimmia vale 560 yuan (68,5 euro) al chilo, il cervello può arrivare a 1600 yuan (195,7 euro) al chilo.


Mercoledì due persone sono state arrestate e le autorità non hanno escluso altri arresti, perché l’inchiesta prosegue. Quattro funzionari pubblici, tra cui il capo dell’ufficio provinciale dell’amministrazione delle foreste, sono stati licenziati. Nello stesso giorno le autoritò della regione del Guangdong hanno dichiarato che oltre 1.30 ristoranti e 102 persone coinvolte nel bracconaggio e nel trasporto illegale di uccelli ed altri animali protetti sono stati puniti.
La Cina è ricca di fauna selvatica. Più di 6000 specie, il 10 per cento circa delle specie selvatiche di vertebrati nel mondo, si trova nell’immenso Paese. Ma in molte regioni si conserva l’antica tradizione dei manicaretti a base di selvaggina ed è questa la principale ragione del forte delino numerico della fauna selvatica.

Perciò nei prossimi giorni il governo sarà impegnato in una forte azione contro il bracconaggio e il commercio di specie in pericolo.

FONTE | nelcuore

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