Certificato antimafia per accedere agli incentivi
Gli incentivi previsti dal decreto ministeriale 5 maggio 2011, il famoso e sofferto Quarto Conto Energia, riguardanti il fotovoltaico ed altre forme di energia rinnovabile, vanno richiesti allegando alla domanda il certificato antimafia.
Il Gestore Servizi Energetici (GSE), ha comunicato che la novità viene prevista dall’articolo 67 del decreto legislativo n. 159 del 2011, in vigore dallo scorso 13 ottobre.
Il certificatoantimafia, potrà essere richiesto in Prefettura ovvero alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, della Provincia in cui risiedono i soggetti richiedenti.
I certificati vanno successivamente trasmessi al GSE entro il periodo della loro validità, quindi non oltre sei mesi dal loro rilascio.
La nuova legge prevede però delle esenzioni all’obbligo, che riguardano nello specifico:
· i soggetti pubblici, come la pubblica amministrazione, gli enti pubblici, le aziende e le società controllate dallo Stato o da un altro ente pubblico, i concessionari di opere pubbliche;
· i soggetti, anche privati, i cui organi rappresentativi, amministrativi e di controllo, vengono per legge sottoposti alla verifica di specifici requisiti di onorabilità, che possano far
escludere la sussistenza di una delle cause di sospensione, decadenza o divieto indicate nell’articolo 67;
i soggetti legati alle attività agricole o professionali, organizzati come imprese individuali e attività di lavoro autonomo individuale, anche di tipo intellettuale;· i soggetti a cui sono già stati destinati degli incentivi, il cui valore totale non supera i 150.000 euro.
Chi non è obbligato alla presentazione della certificazione antimafia, deve compilare e presentare un apposito modulo. Chi ha l’obbligo di farlo invece, sappia che la mancata presentazione della certificazione antimafia, causa la non ammissione agli incentivi.
FONTE E AUTORE : Energiain.it