Car sharing: nasce l’associazione di categoria
Nasce in Italia l’Associazione di categoria della sharing mobility, in rappresentanza di oltre 5 milioni di utenti iscritti in Italia alle piattaforme fondatrici, tra le quali Helbiz, Share Now, Lime, Jump, Dott e Mimoto. La nuova associazione chiede subito specifiche linee guida per la regolamentazione di settore. (Foto immagine copertina di Foto di kenny2332 da Pixabay)
Più specificamente l’associazione, in rappresentanza di gran parte del mercato italiano, vorrebbe proporre linee guida per la regolamentazione del comparto di monopattini, bici, scooter e auto condivisioni. Come spiega Matteo Tanzilli, neo Presidente della nuova associazione “Dopo tanti tentativi siamo riusciti a rappresentare una categoria e siamo sicuri che molti altri operatori del comparto si uniranno a noi per dare sempre maggior forza alla mobilità del futuro. Questa attività diventa particolarmente importante in questo momento storico, dove il trasporto pubblico locale è stato ridotto in capacità del 50% e occorre incentivare soluzioni alternative che permettano lo spostamento delle persone in sicurezza. Dal prossimo mese verremo ascoltati della IX commissione trasporti della Camera dei Deputati in merito alle modifiche del codice della strada“.
Tra le più significative istanze che verranno portate sui tavoli istituzionali vi sono proposte di modifica al Codice della Strada, che vanno dall’inserimento delle varie tipologie di servizio sharing, a tematiche legate alla sicurezza e al decoro urbano o alla richiesta di diminuire i limiti di velocità dei monopattini elettrici da 25 a 20 km/h nelle aree urbane, oltre alla creazione di parcheggi dedicati alla mobilità in condivisione.
Alcune delle nuove proposte dell”Associazione riguardano anche il fronte fiscale, con la richiesta di un allineamento dell’Iva dal 22% al 10% al pari del trasporto pubblico locale, e la creazione di un unico standard nazionale per la condivisione dei dati con la Pubblica Amministrazione.
La Redazione di Ecquologia
