Anche Renzo Piano ci prova con la bioarchitettura formato micro

Dopo la grande espansione architettonica delle abitazioni a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, sembra proprio che questa sia la fase della riscoperta dei piccoli spazi e delle misure ristrette. Il nuovo progetto Micro Home Diogene del celebre architetto Renzo Piano risponde a questi nuovi criteri, anticipando un nuovo modo di vivere l’intimità domestica.


In soli due metri per due è stato realizzato un piccolo rifugio capace di contenere al suo interno gli elementi essenziali per la vita dell’uomo. La struttura è stata realizzata in Italia nell’arco temporale di 3 anni ed è stata poi trapiantata nel Vitra Campus di Weil am Rhein, in Germania. Non a caso è stato scelto il nome di un filosofo greco, Diogene, che viveva in una botte e faceva della semplicità il suo stile di vita, rifiutando gli sfarzi e il lusso.

La piccola struttura è situata sulla cima di una collina ed è stata realizzata con materiali sostenibili, presentandosi come la riproduzione in scala di un gioiello di architettura e ingegneria. Il tetto spiovente è ricoperto di pannelli in alluminio, un serbatoio raccoglie l’acqua piovana, la ventilazione è favorita da un ingranaggio che sfrutta le correnti d’aria ed anche il wc è bio.

Celle fotovoltaiche, pannelli solari e triplo vetro garantiscono alla micro-home un’autonomia energetica e l’assenza di ripercussioni ambientali. Lo spazio contiene l’essenziale per soddisfare i bisogni primari dell’uomo: un divano-letto e una piccola cucina con bagno adiacente. L’interno è interamente rivestito di legno dando una piacevole sensazione di calore e intimità al tatto.

diogene microhouse renzo piano interior

Al momento si tratta di un prototipo che verrà testato da un abitante di Vitra, ma l’intenzione di Renzo Piano è quella di favorire una produzione di massa una volta definiti gli ultimi ritocchi. Certo, potrete dire addio a cene e feste in casa, ma pensate quali vantaggi potrebbero esserci se queste strutture venissero utilizzate come soluzioni temporanee, punto d’appoggio per il fine settimana o come luoghi di lavoro. A volte ci regaliamo appartamenti immensi dotati di ogni comfort, per poi rientrare tra le pareti domestiche solo a tarda sera, quando la stanchezza è così pressante che non abbiamo neanche il tempo di vivere il nostro spazio.

Sembra un po’ un controsenso, non trovate?

FONTE | Tuttogreen

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