Ampliamento di competenze e nuovo nome per l’Autorità per l’energia nel 2018: si chiama “Arera”

Anno nuovo ed ampliamento di competenze per l’Autorità per l’energia AEEGSI, che con il 2018 diviene “Autorità di Regolazione per energia reti e ambiente, sotto il nuovo acronimo di ARERI. Con il nuovo nome infatti all’ex Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico è stato affidato anche il ruolo di regolatore del settore rifiuti, un ambito cruciale nei nuovi scenari di economia circolare a cui tendere con priorità. {tweetme} #AEEGSI #ARERI “Ampliamento di competenze e nuovo nome per l’Autorità per l’energia nel 2018 si chiamerà “Arera”” {/tweetme} 

Questa evoluzione dell’Autorità per l’energia è stata sancita dalla recente legge di bilancio 2018 (Legge 205/2017), la quale ha disposto che “la denominazione ‘Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico’ è sostituita, ovunque ricorre, dalla denominazione ‘Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente’ (Arera)“.

A livello di organico i componenti del collegio rimarranno cinque: il Presidente e altri quattro membri, vengono invece incrementate, le competenze, con, oltre alla regolazione dei settori energia e servizi idrici, l’assegnazione dei compiti di “regolazione e controllo in materia di gestione dei rifiuti”.

Molto nutrita la serie di nuove mansioni attribuite ed in particolare:

  • la definizione dei livelli di qualità dei servizi, nonché vigilanza sulle modalità di erogazione dei servizi;
  • la diffusione della conoscenza e della trasparenza delle condizioni di svolgimento dei servizi a beneficio dell’utenza;
  • la tutela dei diritti degli utenti;
  • la definizione di schemi tipo dei contratti di servizio;
  • la predisposizione del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti e dei singoli servizi che costituiscono attività di gestione, a copertura dei costi di esercizio e di investimento, compresa la remunerazione dei capitali, sulla base della valutazione dei costi efficienti e del principio “chi inquina paga”;
  • la fissazione dei criteri per la definizione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento;
  • l’approvazione delle tariffe definite dall’ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per il servizio integrato e dai gestori degli impianti di trattamento.

A livello di copertura finanziaria delle nuove competenze attribuite all’Autorità, nella legge di bilancio è previsto il versamento di un contributo da parte dei soggetti esercenti il servizio di gestione dei rifiuti.

La Redazione di Ecquologia

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