Alluminio: Italia riciclo record nel 2010

Il Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Alluminio (CiAl) ha reso noto alla fine di aprile del 2010 i dati relativi agli imballaggi in alluminio: oltre 46.500 tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 72% dell’immesso sul mercato, sono state riciclate e rese disponibili per nuovi utilizzi e applicazioni nei diversi comparti industriali, con evidenti benefici in termini economici, ambientali ed energetici.


I benefici ambientali ed energetici della quota di imballaggi riciclati, misurabili attraverso la riduzione del ricorso a materiale da escavazione, al reimpiego nei processi produttivi e al mancato smaltimento in discarica, hanno garantito una riduzione di emissioni serra pari a 371mila tonnellate di CO2 e un risparmio di energia per oltre 160mila tonnellate equivalenti petrolio.

Recupero complessivo (materia+energia) pari al 78% dell’immesso al mercato con una crescita del 43% rispetto al 2009.

Grazie alla raccolta differenziata e al riciclo di 50mila tonnellate di imballaggi in alluminio sono state evitate emissioni serra pari a 371mila tonnellate di CO2 e risparmiata energia per oltre 160mila tonnellate equivalenti petrolio.

Riciclo infinito, efficienza energetica, minimizzazione pesi e spessori, confermano il packaging in alluminio tra i più eco-friendly, coerente e in linea con i principi della prevenzione.

I risultati del 2010 mettono in evidenza segni negativi per la raccolta nelle regioni del Nord e del Centro, ed un incremento di quasi il 20%, rispetto al 2009, per quella delle regioni meridionali. Contributi e segnali importanti in questo senso giungono, in particolare, da Abruzzo, Puglia, Calabria e Campania e dalla Sardegna.

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